Formula 1

F1, GP Spagna 2017: le 5 risposte che dovrà darci la gara di Barcellona

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Si annuncia un weekend catalano di Formula Uno davvero intenso quello che si staglia all’orizzonte. Gli spunti sono davvero numerosi, tra aggiornamenti tecnici e sfide tra piloti. Andiamo ad analizzare i cinque più importanti.

1) La Ferrari saprà tornare alla vittoria in una pista poco “amica”?

Dopo un inizio di stagione nel quale ha rischiato di fare poker, ma sono arrivate “solo” due vittorie, la Ferrari arriva al GP di Spagna dopo il mezzo passo falso di Sochi. Una gara nella quale prendeva il via sognando una doppietta tutta rossa, ma che si è conclusa con il primo successo in carriera di Valtteri Bottas. L’amaro in bocca è stato limato dal fatto che Sebastian Vettel è riuscito ad aumentare il gap nei confronti di Lewis Hamilton, ma questo 2-2 (in fatto di successi) poteva essere anche migliore. Nel prossimo fine settimana questa parità (Red Bull permettendo) vedrà una delle due scuderie primeggiare nuovamente, ma fare previsioni è complicato. La Ferrari, negli ultimi anni, ha sempre fatto fatica al Montmelò, al contrario della Mercedes che sfruttava al meglio la sua conduzione di curva e il carico aerodinamico. Una sola vittoria negli ultimi otto anni non fa sorridere troppo in quel di Maranello, ma le caratteristiche della SF70H possono fare ben sperare. Sarà la volta buona? Per Vettel sarebbe fondamentale, visto che la scuderia di Brackley porterà una vettura rinnovata a Barcellona, e quando si muovono, di norma, lo fanno in grande stile.

2) La Mercedes sarà in grado di tornare la vettura da battere?

Proprio per questo motivo la seconda domanda nasce spontanea, citando un famoso presentatore televisivo. Se, come sempre accaduto negli ultimi anni, il team delle “Frecce d’argento” interverrà nella giusta maniera sulla propria vettura, per i rivali ci sarà ben poco da sorridere. Sono annunciate novità a livello aerodinamico e di sospensioni anteriori, mentre il pacchetto motore è ancora quello di inizio anno. Dopo un avvio di Mondiale nel quale si è dimostrata “umana” la Mercedes ha ogni intenzione di tornare a dominare la scena, e il primo tentativo arriverà proprio a Barcellona. Ferrari e Red Bull, soprattutto, sono chiamate alla risposta immediata

3) La Red Bull riuscirà a reinserirsi nella lotta per le posizioni che contano?

Non siamo all’ultima chiamata per la Red Bull, ma quasi. Urgono risposte, rapide e concrete per il team di Daniel Ricciardo e Max Verstappen. La RB13 ha approcciato al campionato in maniera davvero complicata, tra ritiri e poca competitività. Il GP di Spagna, tuttavia, appare come il primo punto di svolta del loro 2017. Si annunciano, infatti, importanti novità a livello di vettura (quanto mai necessari) che potrebbero, nelle intenzioni della scuderia, riportare i due piloti a lottare per il vertice. Le voci che arrivano dalla casa madre parlano di una vera e propria rivoluzione tecnica firmata Adrian Newey. A noi non rimane che aspettare le prime prove libere di domani per capire se sarà davvero così. In caso contrario la stagione rischia di complicarsi terribilmente.

4) Qualche team si inserirà nella battaglia di vertice?

Al momento la risposta sarebbe un secco no, nonostante le difficoltà della Red Bull. Williams, Force India, in primis, qualche guizzo lo hanno realizzato, ma da qui a pensare in grande ce ne passa eccome. Il divario tra i top team (due in particolare) ed il resto dello schieramento (senza tirare in ballo le derelitte McLaren e Sauber) è veramente enorme. Al momento Felipe Massa (unico vero rappresentante Williams) Sergio Perez e Esteban Ocon hanno fatto vedere buone cose, sia in qualifica che in gara, ma il gap con i primi è quasi impensabile da ricucire. Serviranno colpi di scena o guizzi importanti. Che ci riescano è tutto da vedersi.

5) Lewis Hamilton come reagirà nei confronti di Valtteri Bottas?

Ultima domanda ma non certo in ordine di importanza. Fino a poche settimane fa sembrava “lesa maestà” anche solo pensare ad un quesito simile. La stagione, invece, sta dimostrando che il paragone è tutt’altro che irriverente. Il finlandese arriva dal primo GP vinto in carriera, ma non solo. Ha battuto il rivale (e che rivale) in qualifica e lo ha staccato a Sochi di oltre venti secondi. Siamo certi che il tre volte campione del Mondo abbia tutte le intenzioni di rispondere con i fatti, ma il nuovo compagno di squadra non è quello scudiero che si sarebbe immaginato (nonostante gli ordini di scuderia in Bahrain). Bottas è sbarcato nel mondo Mercedes con la chiara volontà di giocarsi tutte le sue carte. Lo sta facendo alla grande. Riuscire a resistere per altri 16 gare non sarà facile, ma Hamilton è avvertito. Non dovrà fare la corsa solo su Vettel quest’anno, ma dovrà guardarsi anche dal proprio compagno di box.

alessandro.passanti@oasport.it

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