Formula 1
F1, GP Spagna 2017 – Le strategie in vista della gara: possibili più pit stop. Il degrado delle gomme deciderà la lotta tra Ferrari e Mercedes
Ci attende un GP decisamente interessante sul tracciato del Montmelo (Spagna), quinto appuntamento del Mondiale di F1 2017. I distacchi minimi tra le Mercedes e le Ferrari nel corso delle qualifiche dimostrano che la gara di domani sarà decisa sui particolari e sulla gestione delle gomme lungo i 66 giri in programma.
Un sabato caldo non soltanto per i circa 40°C sull’asfalto ma anche per la battaglia strenua tra Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen. Ebbene, l’ha spuntata il britannico di appena 51 millesimi sul tedesco mentre i due finlandesi si sono fermati a poco più di due decimi. Un equilibrio sancito dal fatto che la Rossa si è dimostrata particolarmente performante nei primi due settori mentre le Frecce d’Argento hanno messo in evidenza un’eccezionale velocità nell’ultimo, quello più lento. In buona sostanza, rispetto a Sochi (Russia), i ruoli si sono invertiti con le vetture tedesche più agili ed il Cavallino Rampante più convincente nei tratti rapidi. Un mutamento riconducibile in parte a scelte d’assetto ma anche al profondo upgrade della monoposto di Stoccarda, quasi trasformata rispetto al round russo, apportando delle migliorie in ogni area della macchina. L’obiettivo sembrerebbe raggiunto e questo potrebbe avere dei riflessi anche in gara.
In questo senso, sul degrado degli pneumatici, si giocherà la partita oltre che, ovviamente, sulla partenza. Fino a questo momento, la Ferrari è stata la migliore nella conservazione dello pneumatico soft con parecchia benzina a bordo a differenza della Mercedes, più aggressiva sulle mescole. L’aggiornamento della W08 potrebbe aver risolto il problema e conseguentemente l’equilibrio regna sovrano.
Viste la alte temperature e anche il grosso differenziale esistente tra la media e la morbida (1″5 di differenza in favore della soft) la strategia verterà sul massimizzare i riscontri cronometrici con la gomma a banda gialla, quella che tutti, o quasi, useranno nel primo stint, e controllare il rendimento delle medium. Sulla base dell’usura si potranno fare una o due soste. Completare una trentina di giri con le coperture più morbide potrebbe essere un azzardo, pertanto le squadre parrebbero intenzionate ad un doppio pit-stop per non arrivare troppo al limite al termine e diluire lo sforzo dell’intero pacchetto. Di sicuro, non sarà solo una lotta in pista ma anche strategica.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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