Artistica
Ginnastica, World Challenge Cup – L’Italia sorride a Koper! Argento per Marco Lodadio, Iordache e Andrade in trionfo
L’Italia sorride durante la prima tappa della World Challenge Cup 2017 di ginnastica artistica, il terzo circuito per importanza della Coppa del Mondo riservato alle singole specialità.
A Koper (non è nient’altro che il nome sloveno di Capodistria) Marco Lodadio ha infatti conquistato una bellissima medaglia d’argento agli anelli, suo attrezzo preferito. Il 25enne di Frascati è stato premiato con un buon 14.550 che gli ha permesso di salire sul secondo gradino del podio accanto al monumento Artur Nabarrete Zanetti, Campione Olimpico a Londra 2012 e argento a Rio 2016. Terzo posto per Kiu Chong (14.400).
Larisa Iordache, dopo essere tornata alla grande agli Europei conquistando una medaglia di bronzo alla trave, è riuscita a salire sul gradino più alto del podio alle parallele asimmetriche, attrezzo che in passato le era meno congeniale. Lo scricciolo di Bucarest si è imposta con 13.800 battendo la veterana canadese Ellie Black in virtù di una migliore esecuzione. Terza piazza per la brasiliana Flavia Saraiva (13.450).
Al volteggio è invece arrivato il ruggito di Rebeca Andrade, talentuosa brasiliana che è sempre andata d’accordo con la tavola (14.600). Netto successo per la verdeoro capace di precedere due autentiche specialiste come l’ungherese Boglarka Devai (14.150) e la slovena Teja Belak (14.025).
La sorpresa statunitense Eddie Penev ha invece vinto al corpo libero (14.400) avendo la meglio sul quotato connazionale Donnel Whittenburg (14.300) e sull’olandese Bram Verhofstad (13.900).
Al cavallo con maniglie, invece, successo del padrone di casa Saso Bertoncelj (14.900) che ha sconfitto gli ungheresi Kallai (14.700) e Krisztian Berki (14.600 per il Campione Olimpico di Londra 2012). Domani la seconda e ultima parte delle Finali di Specialità: trave e corpo libero per le donne; volteggio, parallele e sbarra per gli uomini, attrezzo in cui ci sarà anche il nostro Carlo Macchini. Andrea Russo e Davide Sborchia non avevano conquistato delle finali.