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Giro d’Italia 2017: Bergamo non sconvolge gli equilibri, ma Tom Dumoulin non è senza avversari

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La quiete prima della tempesta. La quindicesima tappa del Giro d’Italia 2017 per i big non ha lasciato il segno ma ha comunque dato alcuni piccoli segnali in vista della tanto agognata ultima settimana, finalmente alle porte con Mortirolo e doppio Stelvio già martedì dopo il giorno di riposo. L’attesa è, finalmente, finita.

Tom Dumoulin si è confermato senza troppi patemi in Maglia Rosa, leader solido della classifica anche se scortato da una squadra che potrebbe trasformarsi in un punto debole in tappe che potrebbero mettere a dura prova la Sunweb. Oggi il colosso olandese, sopratutto se messo a confronto fisicamente con gli altri favoriti per il podio, non ha forzato e anzi ha addormentato la corsa dopo lo splendido risultato colto ieri ad Oropa, quando ha conquistato il secondo successo di tappa del suo Giro. Il giorno di riposo per lui sarà fondamentale, perché da martedì riceverà attacchi da più fronti e avrà bisogno di energie fisiche, mentali e di tutta la lucidità di cui ha dimostrato di disporre per provare a conquistare il primo grande giro della carriera.

Giornata altalenante per un Nairo Quintana che è prima caduto e poi è andato a chiudere al secondo posto, conquistando sei secondi di abbuono e dimostrando una buona brillantezza. Da favorito della vigilia è senza dubbio il più atteso e troverà pane per i suoi denti: i segnali negativi di Oropa, sorti sopratutto nel tratto in lastricato poco adatto alle sue caratteristiche fisiche, sembrano già alle spalle e in fondo il Giro non così chiuso. Anche per lui, piccolo punto di domanda sulla squadra che è andata via via defilandosi rispetto all’ottimo inizio di Giro in cui sembrava potesse fare la differenza.

Chiudiamo con una piccola analisi su Vincenzo Nibali. Il siciliano non è assolutamente tagliato fuori dai giochi e il 2016 dovrebbe avercelo insegnato. Fino ad ora in salita ha faticato, ma Blockhaus e Oropa sono state inserite nel percorso in maniera in modo tale da stimolare doti molto diverse da quelle che serviranno per fare la differenza da qui alla fine della competizione. Finalmente arriva sulle sue Alpi, dove le doti di fondo e resistenza che lo hanno sempre premiato possono uscire in maniera prepotente. Già oggi, dopo una tappa tirata nella prima parte, è sembrato avere una discreta brillantezza, provando anche un allungo in vetta all’ultimo strappo di Bergamo Alta. Segnali incoraggianti anche se assolutamente non risolutivi con cui entrare nel giorno di riposo.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto LaPresse – Fabio Ferrari / Rcs

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