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Giro d’Italia 2017: Bob Jungels batte i big in volata a Bergamo. Quintana cade, Nibali ci prova, ma non cambia nulla

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Tanto spettacolo, grandi scenari ma non cambia niente al termine della seconda settimana nel Giro d’Italia numero 100 per quanto riguarda la classifica generale. Nella quindicesima tappa con arrivo in quel di Bergamo a spuntarla è stato in uno sprint ristretto Bob Jungels (QuickStep-Floors). Si difende alla grande la maglia rosa Tom Dumoulin (Giant-Alpecin).

Come previsto, tantissima difficoltà per creare la prima fuga di giornata. Dopo circa una ventina di chilometri riesce ad andar via un gruppetto di cinque uomini: Jan Barta (Bora – Hangrohe), Jeremy Roy (FDJ), Moreno Hofland (Lotto Soudal), Dries Devenyns (Quick-Step Floors) e Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia). Tanti passisti, ottimo accordo tra loro, ma il plotone maglia rosa non lascia spazio: Cannondale-Drapac e Bardiani-CSF si mettono in testa a tirare e lasciano solo una trentina di secondi di vantaggio agli attaccanti.

A circa 100 chilometri dall’arrivo altro cambio di situazione: gruppo compatto, con Devenyns ultimo ad arrendersi tra i fuggitivi. Neanche il tempo di un leggero rilassamento e ricominciano gli attacchi: si sgancia definitivamente la fuga di giornata. Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom – RusVelo), Fernando Gaviria (QuickStep – Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Enrico Battaglin (Lotto NL – Jumbo), Philip Deignan (Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier – Selle Italia) hanno guadagnato circa 2′ sul gruppo principale.

La situazione si è animata sul primo GPM di giornata, quello di Miragolo San Salvatore: davanti sono rimasti in tre, con Molard, Van Rebensburg e Deignan, mentre dietro sono scattati al contrattacco dal plotone Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e Luis Leon Sanchez (Astana) che con l’inizio del Selvino si sono ricongiunti al trio al comando. Nel frattempo clamorosa caduta in gruppo per Nairo Quintana in discesa: il capitano della Movistar è stato riportato senza problemi nel plotone dai propri compagni di squadra, con l’andatura che comunque era calata.

Non ci sono invece state differenze sul Selvino, con il plotone guidato dalla Orica-Scott che comunque non ha lasciato molto spazio ai cinque fuggitivi, rimasti sempre con circa 30” di vantaggio. Il successo di tappa si è andato a decidere però in quel di Bergamo, nello spettacolare strappo della Boccola: ci hanno provato prima Bob Jungels, poi Domenico Pozzovivo ed infine Vincenzo Nibali, ma nessuno è riuscito a fare la differenza.

Tutti i big sono arrivati assieme all’ultimo chilometro e allo sprint l’ha spuntata la maglia bianca Jungels davanti a Nairo Quintana e Thibaut Pinot. Quinta piazza per Pozzovivo, settima per Nibali.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter Giro d’Italia

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