Ciclismo
Giro d’Italia 2017: il percorso e le 21 tappe. Tutte le frazioni di montagna, cronometro e per ruote veloci
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Tutto pronto, tempo due giorni e prenderà il via da Alghero l’attesissima edizione numero 100 del Giro d’Italia. I corridori sono già in Sardegna, pronti a partire. Andiamo a scoprire nel dettaglio le tappe divise per categoria.
Cronometro
Due le frazioni contro il tempo. Davvero molta impegnativa quella con partenza da Foligno e arrivo a Montefalco (tappa numero 10). 39.8 chilometri tutt’altro che pianeggianti, con due salite molto impegnative da affrontare (una proprio posta all’arrivo). Bisognerà gestire al meglio le forze per non perdere troppi secondi. Torna poi la cronometro nell’ultima tappa: partenza dall’Autodromo di Monza, arrivo al Duomo di Milano dopo 29.3 chilometri completamente pianeggianti. Obiettivo andare a più di 50 chilometri orari per non perdere secondi nell’ultima fatica del Giro.
Volate
Non saranno molte le opportunità per i velocisti, che dunque dovranno sfruttare (e conquistarsi) al meglio quelle poche possibilità. La prima, quella con partenza da Alghero e arrivo ad Olbia assegnerà anche la Maglia Rosa: stimolo in più per le squadre degli sprinter. Frazione breve e completamente pianeggiante è quella con arrivo a Cagliari (la terza): qui sicuramente saranno protagonisti i velocisti. Anche in Sicilia, a Messina, altro arrivo in pianura. Restano poi le frazioni di Alberobello, Reggio Emilia e Tortona.
Media montagna
Mauro Vegni come di consueto ha creato un percorso eccellente anche per le frazioni per finisseur o passisti/scalatori. Già nella seconda tappa in Sardegna, con la scalata di Genna Silana a 27 chilometri dal traguardo di Tortolì, si potranno vedere molti attacchi. La sesta frazione non sarà del tutto dura, ma molto interessante sarà il finale con l’arrivo a Terme Luigiane, con lo strappo conclusivo al 10%. Simile anche il finale di due giorni dopo a Peschici. Miragolo San Salvatore e Selvino prima dello strappo di Bergamo Alta: nella quindicesima frazione si potrà fare la differenza anche se mancheranno le vere e proprie vette alpine. Insidie anche nella diciassettesima: si parte con Aprica e Tonale, che di solito sono poste sul finale, poi verso Canazei sempre in costante salita.
Alta montagna
Si inizia subito: la quarta tappa vede i corridori protagonisti in Sicilia sull’Etna, bisognerà stare molto attenti. La domenica successiva si torna a salire verso Blockhaus, ascesa davvero durissima. Particolare la frazione numero 11: quattro montagne di seconda e terza categoria, non durissime, ma una dopo l’altra. Arriveranno in pochi sul traguardo di Bagno di Romagna. Nella frazione 14 si scala sul finale la salita di Marco Pantani, quella di Oropa. Ultima settimana tremenda. La sedicesima tappa, con arrivo a Bormio, è una delle più dure del Giro: si scalano vette note come Mortirolo e Stelvio. Stesso discorso per la diciottesima: Pordoi, Valparola, Gardena e arrivo con la salita a Pontives. Difficoltà solo sul finale nella frazione 19, con l’arrivo a Piancavallo. Chiude una tappa molto interessante con Monte Grappa e Foza prima dell’arrivo di Asiago.
gianluca.bruno@oasport.it
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