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Ciclismo
Giro d’Italia 2017: le dichiarazioni dei protagonisti alla vigilia. Nibali: “Voglio il podio”. Pozzovivo: “Percorso durissimo”
Tutto pronto, meno di 24 ore e conosceremo la prima Maglia Rosa del Giro d’Italia numero 100. Andiamo a leggere le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti alla vigilia della partenza della prima tappa della Corsa Rosa.
Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida): “Mi sento abbastanza bene. Il clima qui in Sardegna è eccezionale. Non vedo l’ora di prendere il via del 100° Giro d’Italia. Le mie aspettative sono conosciute da tutti: voglio salire sul podio finale. Non è facile finire sul gradino più alto, se non fosse possibile vincere di nuovo il Giro combatterò per il secondo o il terzo posto per onorare la corsa. Abbiamo lavorato bene come squadra per essere qui nella condizione migliore. Ho il massimo rispetto per gli avversari. Sarà una sfida lunga con tanti imprevisti. Mauro Vegni ha disegnato una gara ancor più difficile degli anni passati. Mi ha anche reso l’onore di portare il Giro nella mia terra (la Sicilia). Ci sarà pure un circuito cittadino a Messina. Sono pieno di gioia sia per me, sia per i miei tifosi che per la mia famiglia. Non è la prima volta che il Giro arriva in Sicilia ma stavolta ha un sapore speciale. La quarta tappa ha un dislivello di 4000 metri. Arriverà dopo tappe nervose in Sardegna. Sarà il primo scontro diretto con i rivali: li vedremo come staremo. Andremo sull’Etna da un versante diverso rispetto a quello di sei anni fa. È più duro stavolta e verrà dopo un giorno di riposo. Comincerò il Giro con molta cautela e con la speranza di andare regolare”.
Andrè Greipel (Lotto Soudal): “Sono felice di far parte della centesima edizione. Mi piace veramente questa corsa. Non direi no a vincere un’altra tappa, abbiamo una squadra molto forte sia per le volate che le tappe in linea. Se la prima tappa arrivasse in volata venerdì, sarebbe bello indossare la Maglia Rosa per la prima volta. Non vedo l’ora di provarci. In un Grande Giro, solo al massimo 21 corridori tra i 198 al via possono vincere una tappa, essere uno di loro è sempre un grande successo. Sulla carta sembra che sia il miglior velocista ma c’è un gruppo di velocisti di alta qualità come Caleb Ewan, Fernando Gaviria, Giacomo Nizzolo, etc. Sono giovani che vogliono sfidarmi ma anch’io voglio sfidare loro. Questo è il mio quattordicesimo Grande Giro, ho più esperienza di loro… ma a loro della mia esperienza non importa nulla! Hanno un grande futuro davanti e non sarà facile batterli”.
Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale): “Questo è uno dei percorsi più duri che io abbia mai affrontato al Giro. Nell’ultima settimana non c’è un solo giorno che non sia importante per la classifica generale, sin dalla tappa 4 sull’Etna poi si affronteranno tappe importanti. L’Etna mi motiva in modo unico, ci vado spesso per allenarmi. Ho un feeling speciale con questa montagna. Venendo dall’Italia del sud ho anche un rapporto unico con la Sicilia. Inoltre, non essendoci prove a cronometro prima di quella salita, molto adatta a me, posso sognare la Maglia Rosa. I giochi per gli scalatori quest’anno si apriranno prima del solito. Ho già terminato il Giro 4 volte nei primi 10, è il mio obiettivo anche quest’anno. Sarebbe ancor più speciale considerando la lunga lista di pretendenti alla classifica generale in quest’edizione unica”.
Tom Dumoulin (Team Sunweb): “Sono qui per fare bene in classifica generale. Vincere il Giro è fuori portata. Per riuscirci, dovrei essere nella forma migliore di sempre ed anche avere tanta fortuna. Nairo Quintana è il favorito. Negli anni passati e anche lo scorso mese ha dimostrato che anche essendo al 90% si gioca la vittoria. Vincenzo Nibali è sempre pericoloso. L’anno scorso non mi aspettavo che vincesse lui e ce l’ha fatta. La mia preparazione è andata bene. Abbiamo una squadra forte, siamo mentalmente e fisicamente freschi per tre settimane di corsa. Ho corso solo un Grande Giro con obiettivo la classifica generale, la Vuelta a España dell’anno scorso. In salita provavo a limitare i danni. Da allora sono più tranquillo e sono migliorato in salita. La prima metà del Giro non è molto difficile. Non credo che saranno dei distacchi importanti in classifica dopo l’Etna e il Blockhaus. La tappa
dello Stelvio e del Mortirolo è la più dura, anche se ogni tappa dell’ultima settimana non va sottovalutata”.
gianluca.bruno@oasport.it
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Dichiarazioni da Comunicato Stampa RCS