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Giro d’Italia 2017, le pagelle della nona tappa. Nairo Quintana superiore in salita, a Nibali non basta il cuore

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LE PAGELLE DELLA NONA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA 2017

Vincenzo Nibali, 6,5: corre con il cuore. Risponde per tre volte agli attacchi di Nairo Quintana. Non si alza mai sui pedali, ma riesce a tenere il ritmo dell’indemoniato colombiano. Una tattica che, di fatto, lo manda fuori giri ed in crisi nel tratto più duro del Blockhaus. Nel finale è bravo a gestirsi e contenere i danni, ma il ritardo in classifica di 1’10” è già piuttosto importante. Il Giro non è finito, lo Squalo ci ha abituato a crescere di condizione in vista della terza settimana.

Nairo Quintana, 10 e lode: era il grande favorito e ha dominato. In salita è il più forte del mondo e lo conferma. Sfianca la resistenza di Nibali e Pinot con una serie di attacchi letali, alzandosi continuamente sui pedali e mantenendo un ritmo incomparabile per chiunque. Dalla sua ha la miglior squadra del Giro, tuttavia ora tutti correranno contro di lui. Martedì nella cronometro dovrà difendersi da uno specialista come Dumoulin, ma anche da Pinot.

Tom Dumoulin, 9: incredibili i miglioramenti in salita compiuti dall’olandese. Sale del suo passo e limita i danni da un fuoriclasse come Quintana su una salita tremenda per lunghezza e pendenze. Sarebbe ormai riduttivo definirlo un semplice cronoman: siamo di fronte ad un corridore a tutto tondo, ormai completo. Vedremo se anche nei tapponi alpini, con tante salite da affrontare nello stesso giorno, manterrà la medesima solidità. Intanto martedì può rifilare anche 3 minuti a Quintana nella cronometro e guadagnare un margine importante in classifica generale.

Thibaut Pinot, 8: si ritrova dopo un 2016 da dimenticare. All’inizio della salita sembra il più pimpante, poi non può nulla sulla brutale rasoiata di Quintana. E’ secondo nella generale a 28″ dal colombiano, gap che potrebbe cancellare nella cronometro di martedì. Il francese, infatti, è migliorato moltissimo nelle prove contro il tempo, tanto da laurearsi campione nazionale lo scorso anno. Conferma di essere uno dei grandi favoriti per la maglia rosa.

Bauke Mollema, 7,5: non è un fenomeno, sale con il suo passo e porta a casa una prestazione solida. Il suo obiettivo è il podio, di sicuro è tra i papabili per una top5 a Milano, anche se non può vantare picchi rilevanti né in salita né a cronometro.

Domenico Pozzovivo, 7: arriva poco dietro Nibali ed il secondo migliore tra gli italiani. Da anni non si vedeva su questi livelli e nella cronometro potrà limitare i danni.

Davide Formolo, 6: è ottavo nella classifica generale a 2’45” da Quintana, con tanto di maglia bianca di miglior giovane. A 24 anni, tuttavia, l’atteso salto di qualità tra i big delle corse a tappe tarda ad arrivare, nonostante l’investitura da parte di Ivan Basso: “Può vincere il Giro in tre anni”.

Steven Kruijswijk, 4: si stacca quasi subito e paga quasi 3 minuti da Quintana. La controfigura del corridore che lo scorso anno si giocò il successo finale. Va detto che, rispetto al 2016, il livello della corsa è salito a dismisura…

Bob Jungels, 3: non è ancora pronto per fare classifica nei Grandi Giri. Paga dazio in salite dure come quella odierna, tuttavia possiede ampi margini di miglioramento. Il lussemburghese sembra più adatto al Tour de France rispetto al Giro d’Italia.

Adam Yates e Geraint Thomas, 5: sfortunatissimi i britannici. Rimangono coinvolti in una caduta all’imbocco della salita e precipitano a 5 minuti dalla vetta nella generale. I sogni di vittoria (e forse anche di podio) sono ormai evaporati.

Mikel Landa, sv: allo spagnolo, al Giro, non ne va bene una. Una caduta lo mette fuori dai giochi.

Italia, 2: esclusi Nibali, Pozzovivo e Formolo, con Dario Cataldo onesto 14° in classifica generale, non c’è traccia di altri giovani azzurri. Il futuro comincia ad assumere tinte sempre più fosche, soprattutto in vista dei Grandi Giri dove, con Nibali ormai 32enne, il solo Fabio Aru (classe 1990) sembra poter raccogliere qualche risultato di spicco nel breve periodo.

federico.militello@oasport.it

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Foto: comunicato Rcs

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