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Ciclismo
Giro d’Italia 2017: Mikel Landa, tra rimpianto e riscatto
Dopo due secondi posti, Mikel Landa ha finalmente gioito sul traguardo di Piancavallo. Il basco è tornato a vincere al Giro d’Italia a due anni dall’ultima volta e sopratutto ha svoltato la sua corsa e quella del Team Sky, che sembrava essere terminata anzitempo a causa della caduta ai piedi del Blockhaus che aveva tagliato fuori dai giochi per il successo i due capitani Landa e Geraint Thomas.
Se il gallese è stato costretto ad abbandonare la competizione, Landa è rimasto in gruppo e in questa terza settimana ha regalato spettacolo. Ha sfiorato il primo successo a Bormio, battuto solo da Vincenzo Nibali al termine di una lunga fuga. Ieri, invece, l’ha sconfitto in volata Tejay Van Garderen. Oggi, Landa ci ha riprovato. Non è entrato nel primo tentativo, ma una volta che il gruppo è rientrato sulla testa della corsa ha colto l’occasione per andare ancora all’attacco. La salita finale, finalmente, gli ha dato ragione: quando la strada ha iniziato a salire si è dimostrato di altra caratura rispetto agli avversari e forte di un vantaggio spropositato sul gruppo nessuno ne ha potuto insidiare il successo. Tanta cattiveria agonistica, tanta voglia di mettere un mostra un talento cristallino, uno scalatore vecchio stampo che proprio a questo Giro 100 potrebbe aver ritrovato la sicurezza di poter lottare ancora con i migliori.
I primi tempi al Team Sky, infatti, non sono stati facili: lo scorso anno proprio al Giro ha abbandonato la corsa per indisposizione, mentre al Tour de France è stato costretto a lavorare per Chris Froome già nelle prime fasi della tappa. Anche a questa corsa rosa si era presentato come seconda punta, alle spalle di Thomas. La costanza di rendimento e la consistenza in salita dimostrate nell’ultima settimana, però, potrebbero rilanciarlo come nome per la classifica generale. basti pensare che oggi, nonostante una gestione più dispendiosa delle forze rispetto agli big per andare in fuga, ha perso pochissimo terreno sulla salita finale, condotta tutta in solitaria, ripetendo più o meno quanto fatto sia ieri che sull’Umbrailpass.
Resta, purtroppo, la mezz’ora persa a causa della caduta in cui è incappato senza colpe: sarebbe riuscito a rimanere in classifica e a dare la stessa continuità ai suoi risultati? In salita, al momento, sembra essere al livello dei migliori, anche se non avremo mai la controprova. Sta di fatto che d’ora in avanti il basco tornerà ad essere tra i nomi da seguire con maggiore attenzione nelle corse di tre settimane.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto LaPresse – Gian Mattia D’Alberto / Rcs