Ciclismo
Giro d’Italia 2017, Nairo Quintana: l’accoppiata Giro-Tour resta una maledizione. Il colombiano non è mai stato brillante
Un tabù che negli anni attuali sembra davvero difficile da sfatare. La doppietta Giro e Tour resta una maledizione: l’anno scorso Vincenzo Nibali ci aveva fatto sognare trionfando nella Corsa Rosa, ma poi si era dovuto arrendere praticamente subito nella Grande Boucle. In questo 2017 invece, Nairo Quintana è partito con la stessa ambizione, ma si è dovuto accontentare della seconda piazza a Milano.
Il colombiano ha giocato da calcolatore, non dimostrando mai tutte le proprie immense qualità in salita, se non in vetta al Blockhaus, dove sembrava aver portato in discesa la situazione. Le cose si sono andate a complicare nella prova contro il tempo del Sagrentino, con tutta l’ultima settimana da disputare. Sono mancate però le gambe a Quintana che in salita non è praticamente mai apparso al top, seguendo solo i rivali e limitandosi a qualche scatto sul finale. La maglia rosa conquistata ieri non lo ha esaltato, perché è stato solo un preludio a ciò che è successo oggi, con la super rimonta nella prova contro il tempo di Tom Dumoulin.
Vincere con il minimo sforzo? Con i rivali di questo livello davvero non si può. La Movistar e il proprio capitano avevano studiato al meglio le opportunità, ma si sono trovati davanti un corridore davvero al di sopra delle attese: l’olandese della Sunweb che ha stupito tutti con la sua resistenza in salita e la prestanza a cronometro. Ora per Quintana non resta che l’obiettivo Tour, con la sfida a Chris Froome che si prospetta avvincente.
Foto: Valerio Origo