Ciclismo

Giro d’Italia 2017: no Sagan? Bora party! Tutte le maglie per Postlberger e compagni. Male i treni, Kruijswijk perde 13”

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Nonostante una frazione dallo svolgimento regolare, la prima tappa del Giro d’Italia 2017, 206 chilometri da Alghero ad Olbia, ha regalato subito interessanti spunti di discussione, sopratutto per quanto visto nelle volata conclusiva.

Il grande protagonista non può che essere l’austriaco Lukas Postlberger, vincitore a sorpresa sul primo traguardo parziale della corsa. Per lui, che in passato aveva ottenuto un solo successo tra i professionisti, una giornata da incorniciare: vittoria di tappa, Maglia Rosa, Maglia Ciclamino e Maglia Bianca di miglior giovane maturate grazie ad una fagianata perfetta. A circa 2 chilometri dal traguardo si è trovato in prima posizione dopo una curva insidiosa. Alle sue spalle le altre squadre si sono disunite e Luka Mezgec (Orica-Scott) non è riuscito a tenere il ritmo, concedendo un piccolo vantaggio, probabilmente nel tentativo di non finire le energie per poi risultare ancora utile al compagno Caleb Ewan in vista del traguardo. I 10 metri, però, sono diventati 50 sotto l’arco dell’ultimo chilometro per poi crescere ulteriormente fino agli ultimi 100 metri. Una vittoria sicuramente meritata e frutto di un attacco notevole ma favorita anche dalla pessima organizzazione delle altre squadre, almeno nell’occasione odierna. Ma di questo parleremo più avanti. La Bora-Hansgrohe si è concessa il lusso di conquistare anche la Maglia Azzurra: Cesare Benedetti, in fuga dal chilometro 2, è infatti scollinato in prima posizione sui tre Gpm previsti dal percorso, totalizzando nove punti e issandosi in vetta alla classifica dedicata. Per la squadra di Peter Sagan, assente al Giro dopo un’impegnativa campagna del Nord, è mancato solo il Numero Nero, riservato all’ultimo della generale: Matteo Pelucchi, però, ha chiuso la tappa al penultimo posto con 18” di vantaggio su Manuel Senni, che ha pagato quasi 10′ dal vincitore a Olbia.

Il secondo argomento di giornata non può che riguardare le squadre dei velocisti. Nel finale solo la Bora-Hansgrohe si è trovata nelle prime posizioni con un buon numero di uomini (come testimoniano anche i piazzamenti di Bennett e Muhlberger in 12esima e 14esima piazza), provando ad organizzare un treno per il velocista. Le altre, invece, sono apparse spaesate: QuickStep-Floors e Lotto-Soudal, che sulla carta avevano il potenziale per essere i fari in queste fasi di corsa, sono evaporate e non hanno supportato a dovere i propri uomini. Difficile rivederle all’opera domani, ma nella terza frazione che si concluderà a Cagliari sono chiamate ad un pronto riscatto considerando anche le poche occasioni per i velocisti presenti in questo Giro. Nota di merito per l’UAE Abu Dhabi, che però non è riuscita nonostante una buona presenza nelle prime posizioni a trovare il momento giusto per lanciarsi su Postlberger.

Dando uno sguardo alla classifica generale, e concentrandosi sui big, spiccano i 13” di ritardo accumulati da Steven Kruijswijk rispetto agli altri favoriti della vigilia. L’olandese della LottNL-Jumbo, che già in passato ha palesato difficoltà a non perdere terreno nelle prime tappe, ha confermato un’attitudine che potrebbe costargli cara a fine Giro, incappando nel classico buco che si può creare in gruppo nei primi giorni di corsa. Ovviamente questi pochi secondi potrebbero non incidere sulla classifica finale ma di certo non ha iniziato con il piede giusto, considerando sopratutto che gli altri sono invece riusciti a chiudere nel primo gruppo senza perdere terreno.

Con il Giro d’Italia 2017, dunque, appuntamento a domani: tappa insidiosa e difficile lettura con un paio di salite che però non dovrebbero creare selezione nei 221 chilometri da Olbia a Tortolì. Come sempre, su OA Sport presentazione della tappa per scoprirne tutti i segreti e Diretta LIVE integrale della stessa a partire dalle 11.50, quando prenderà ufficialmente il via la seconda tappa del Giro 100.

Twitter: @Santo_Gianluca

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PHOTO CREDIT: Comunicato Rcs – LaPresse / Ferrari

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