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Ciclismo
Giro d’Italia 2017, prima tappa: Alghero-Olbia. I velocisti di giocano la prima maglia rosa
Termina l’attesa, finalmente si comincia. Tra poco prenderà il via la prima tappa della centesima edizione del Giro d’Italia: partenza da Alghero e arrivo ad Olbia per assegnare dopo 206 chilometri la prima maglia rosa. Sarà volata?
La tappa
La tappa non presenta grandi difficoltà altimetriche, ma sarà molto insidiosa a causa di un territorio che non concede tregue, con continue salite e discese che metteranno tanta fatica nelle gambe dei corridori sin dal primo giorno di corsa. Dopo la partenza, il gruppo si dirigerà verso Sassari per poi incontrare la costa nord dell’isola, dove poi si svolgerà gran parte della tappa. Dopo 68 chilometri la prima salita ufficiale con i quasi 5 chilometri, piuttosto facili, del Multeddu, seguito dopo un’ulteriore ventina di chilometri dalla salita di Trinità d’Agultu, più lunga ma troppo lontana dal traguardo per fare la differenza in qualsiasi modo. I 70 chilometri successivi, comprendenti anche il traguardo volante di Santa Teresa di Gallura, sono un susseguirsi di mangia e bevi, brevi salitelle che pur senza risultare impegnative dal punto di vista altimetrico costringono il gruppo e i corridore a rimanere sempre in tensione, anche per evitare le fisiologiche cadute.
A 24 chilometri dal traguardo inizia l’ascesa di San Pantaleo, poco più di tre chilometri al 5,6% di pendenza media contrassegnata come Gpm di quarta categoria. Qui il gruppo potrebbe esplodere: tutti coloro che sono tagliati fuori dalla volata potrebbero provare ad anticipare per conquistare la prima Maglia Rosa, mentre i velocisti puri dovranno provare a salvare la gamba senza perdere contatto dal gruppo. Le strade strette e nervose, inoltre, non aiutano eventuali inseguimenti. Tante curve negli ultimi chilometri, con l’ultimo cambio di direzione, piuttosto largo sulla sinistra, a circa 500 metri dal traguardo: fondamentale trovare il giusto piazzamento per evitare ingorghi e non scivolare troppo lontano dalle primissime posizioni.
Questa l’altimetria della frazione:
I favoriti
Sarà davvero una grande battaglia. L’assenza di uno sprinter faro come Marcel Kittel tiene aperto uno spiraglio per tutti per poter vestire una maglia rosa che sarebbe storica. Sulla carta dovrebbe essere sfida a due tra André Greipel (Lotto-Soudal), già vincitore di sei tappe al Giro, e Fernando Gaviria (QuickStep-Floors), al debutto nella Corsa Rosa, ma già più volte protagonista negli sprint alla Tirreno-Adriatico. Altro straniero da tenere d’occhio è l’australiano Caleb Ewan (Orica-Scott), che nel 2016 ha sfiorato il successo di tappa in quel di Bibione. Ci sarà però anche l’Italia a provare a conquistare la prima volata di questo Giro: chi se non Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) che porta sulle spalle il Tricolore può rappresentare al meglio il Bel Paese? Ci proverà ovviamente anche Sacha Modolo (UAE Emirates). Da seguire anche Jakub Mareczko (Wilier Triestina) e Kristian Sbaragli (Dimension Data).
gianluca.bruno@oasport.it
Disegno in copertina a cura di Angelo Giacovazzo (qui il suo profilo Instagram)
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