Ciclismo

Giro d’Italia 2017: Silvan Dillier firma la fuga a Terme Luigiane, non cambia la classifica

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Lo svizzero Silvan Dillier torna al successo e lo fa in grande stile conquistando la sesta tappa del Giro d’Italia 2017, centesima edizione della Corsa Rosa. L’alfiere della Bmc Racing Team si è imposto a Terme Luigiane al termine di una lunga fuga iniziata pochi chilometri dopo la partenza di Reggio Calabria. Nessun problema per gli uomini di classifica che hanno chiuso in gruppo nonostante le insidie del finale.

Nei primi chilometri è nato un attacco formato da Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Lukas Postlberger (Bora-Hansgrohe), che per lunghi tratti ha mantenuto un vantaggio esiguo sul gruppo, da cui hanno provato ad uscire diversi inseguitori. Hanno trovato fortuna Simone Andreetta (Bardiani-Csf) e Silvan Dillier (Bmc), che hanno ottenuto il via libera dal resto del plotone andando a riportarsi sugli attaccanti. Nella prima fase di corsa questi atleti sono riusciti a guadagnare un bel margine di vantaggio, che si è attestato anche sui 9′.

La Cannondale Drapac è stata la prima squadra ad imbastire un inseguimento organizzato, alzando il ritmo e riportandosi, grazie all’aiuto della Wilier Triestina-Selle Italia, a circa 5′ dai fuggitivi. Nella parte centrale della tappa però la loro spinta si è esaurita e i 5 attaccanti hanno ritrovato vigore, sospinti anche dal vento alle spalle che ne ha favorito l’azione contenendo la rimonta del gruppo principale.

Pur con il supporto di altre squadre, la reazione del plotone è arrivata troppo tardiva e i fuggitivi sono entrati negli ultimi 20 chilometri con un margine di circa 3′ che di fatto li ha messi al sicuro dalla rincorsa delle squadre di favoriti di giornata rimasti nella pancia del gruppo. Pedersen è apparso il più in difficoltà già sul Gpm di Fuscaldo, posto proprio a 20 chilometri, poco più, dall’arrivo. Il danese, dopo uno splendido lavoro, si è rialzato definitivamente a 6 chilometri dal traguardo, con gli ex compagni di fuga che sono andati a giocarsi il successo di tappa.

Il belga Stuyven ha rotto gli indugi in un tratto di salita a 5 chilometri e 500 metri dal termine, portando con sé solo Dillier e Postlberger, mentre Andreetta non è riuscito a tenere il ritmo perdendo contatto in maniera definitiva. Nell’ultimo chilometro, tutto in salita, non ci sono stati scatti fino agli ultimi 200 metri: Dillier ha lanciato volata di testa, con Stuyven che ha prontamente risposto provando ad uscire di ruota. Lo svizzero della Bmc però non si è fatto superare, vincendo con una ruota di vantaggio sull’avversario diretto, mentre Postlberger aveva già alzato bandiera bianca alla prima pedalata dello sprint. Quarto Andreetta, mentre il gruppo, regolato da Michael Woods della Cannondale-Drapac, è arrivato compatto a circa 40” dal vincitore di giornata, senza differenze tra gli uomini di classifica. Alle spalle del canadese Adam Yates (Orica-Scott) e Wilco Kerlderman (Sunweb). Bob Jungels (QuickStep-Floors) ha mantenuto la Maglia Rosa, simbolo del primato in classifica generale.

Grazie a Dillier la Svizzera è tornata a vincere una tappa al Giro dopo 7 anni di astinenza, mentre per lui si tratta del primo successo in quasi due anni: l’ultima volta che aveva tagliato per primo il traguardo era nell’agosto del 2015 all’Arctic Race of Norway.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Twitter Giro d’Italia

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