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Ciclismo

Giro d’Italia 2017: Thibaut Pinot vince l’ultima tappa di montagna! Nibali terzo, Quintana in rosa, Dumoulin resiste e sogna Milano

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Un lungo, estenuante testa a testa con le poche energie rimaste. La 20esima tappa del Giro d’Italia 2017, 190 chilometri tra Pordenone e Asiago, è stata una battaglia senza fine tra i big della classifica, con attacchi a ripetizione sulla salita di Foza che hanno anche prodotto selezione. Alla fine, il francese Thibaut Pinot ha alzato le braccia al cielo, mentre Tom Dumoulin è riuscito a respingere l’attacco dei diretti avversari in classifica generale: domani dovrà recuperare 53” a Nairo Quintana nella sfida a cronometro che deciderà l’edizione numero 100 della Corsa Rosa. Vincenzo Nibali è secondo e deve difendere 4” dal francese e 14 dall’olandese.

Partenza molto rapida da Pordenone e nei primi chilometri la fuga ha faticato staccarsi. Dopo qualche tentativo, però, si sono avvantaggiati Dylan Teuns (Bmc), Tom-Jelte Slagter (Cannondale), Matthieu Ladagnous (Fdj), Dries Devenyns (QuickStep-Floors), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Filippo Pozzato (Wilier – Selle Italia). Inizialmente il plotone è rimasto a circa 1’30” di distanza, ma dopo il Muro di Ca’ del Poggio ha concesso spazio, con un margine che si è prima stabilizzato sui 6′ per poi andare a crescere e toccare gli 8 prima della salita del Monte Grappa.

Sulle prime rampe della salita Movistar e Bahrain-Merida hanno provato a fare il ritmo, ma è stata la Katusha-Alpecin a rompere gli indugi, provando un affondo piuttosto serio a ritmi altissimi con tutti gli uomini che si sono alternati davanti proprio nel pezzo più duro del Grappa in favore di Ilnur Zakarin. La formazione russa ha sconvolto il gruppo dei migliori, che si è ridotto fino a contare solamente 7-8 unità prima di un rallentamento verso la vetta. Nel contempo, al comando della corsa sono rimasti Devenyns e Teuns, con circa 2’30” di vantaggio.

Una volta arrivati sul falsopiano finale, i Movistar si sono riportati davanti e hanno imposto un ritmo ben inferiore a quello precedente. Tra la discesa e il successivo tratto pianeggiante, sul gruppo dei big si sono riportati diversi corridori e ai piedi della Foza sono arrivate una quarantina di unità. La squadra di Quintana si è mantenuta in testa anche nei primi chilometri di ascesa, ma il ritmo non ha prodotto differenze. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) è stato il primo ad attaccare: il siciliano ha prodotto un’accelerazione piuttosto prolungata cui hanno risposto solo Nairo Quintana (Movistar), Thibaut Pinot (Fdj), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), Domenico Pozzovivo (AG2R) e con maggiore fatica anche Tom Dumoulin (Sunweb). Una volta rientrato l’olandese, questo tentativo si è esaurito e anche il grosso del gruppo li ha raggiunti.

In una fase immediatamente successiva ha provato ad attaccare Zakarin, cui si è accodato Pozzovivo. Dal gruppo, poi, è partito anche Quintana con Nibali che è riuscito a rispondere al colombiano. Pinot è rientrato poche centinaia di metri dopo e si creato un terzetto molto insidioso alle spalle di Zakarin e Pozzovivo, al comando per gran parte della salita una volta superati di slancio anche gli ultimi fuggitivi. Dumoulin, invece, è sempre rimasto a tiro del gruppetto maglia rosa coadiuvato nell’inseguimento da Bob Jungels (QuickSteop-Floors), in lotta con Adam Yates (Orica-Scott) per la maglia bianca, a sua volta presente in questo drappello.

Allo scollinamento, con poco meno di 15 chilometri mossi per arrivare al traguardo, Zakarin e Pozzovivo hanno mantenuto una decina di secondi di vantaggio sugli inseguitori mentre il gruppo di Dumoulin è transitato con mezzo minuto di svantaggio. A 10 dalla conclusione i due gruppetti all’attacco si sono ricongiunti, ma una volta assieme i 5 non hanno trovato subito accordo, con alcuni scatti e attese che hanno favorito Dumoulin e Jungels nel loro inseguimento, tanto da arrivare anche ad una decina di secondi dagli avversari. Negli ultimi chilometri, però, le gambe hanno supportato il gruppetto davanti che ha ripreso vantaggio proprio in vista del finale. Quintana, per provare a mettere margine tra sé e Dumoulin ha tenuto alto il ritmo nell’ultimo chilometro favorendo gli altri per il successo parziale. Pozzovivo è partito lungo, ma Pinot gli ha preso la ruota ed è andato a scavalcarlo per vincere la prima tappa del suo Giro d’Italia 2017. Zakarin, probabilmente il migliori della frazione odierna, ha chiuso in seconda piazza davanti a Nibali, Pozzovivo e Quintana, quinto.

Bob Jungels ha regolato il secondo gruppetto, arrivato con 15” di ritardo davanti all’avversario diretto Yates per la classifica di miglior giovane. Dumoulin, alla fine, è riuscito a resistere e in classifica generale ora deve recuperare 53” a Quintana nei 30 chilometri di cronometro individuale di domani tra Monza e Milano, mentre i distacchi degli altri contendenti, salvo gli abbuoni, sono rimasti invariati.

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Foto: Valerio Origo

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