Ciclismo
Giro d’Italia 2017, Tom Dumoulin domina la cronometro e prende la maglia rosa. Vincenzo Nibali super: guadagna su Quintana e Pinot!
E adesso provate a prendermi: un guanto di sfida, di quelli che lasciano il segno. Tom Dumoulin ha assestato una spallata decisa al Giro d’Italia 2017, imponendosi nella cronometro del Sagrantino con ampio margine su tutti i diretti concorrenti per conquistare la Maglia Rosa dopo 10 tappe.
L’olandese ha percorso i 39 chilometri e 800 metri tra Foligno e Montefalco in 50’37”, facendo la differenza sin dalla prima parte di gara. L’olandese della Sunweb ha messo le cose in chiaro sin dal primo intermedio, dove ha fatto segnare il miglior tempo spazzando via il riferimento di tutti gli atleti passati in precedenza. Nei tratti successivi ha mantenuto lo stesso livello, incrementando sopratutto sugli avversari per la classifica generale.
Seconda e terza posizione per Geraint Thomas (Team Sky) e Bob Jungels (QuickStep-Floors), tra i grandi delusi del Blockhaus anche se per motivi diversi. Il gallese ha reagito alla caduta patito all’inizio della salita che per ora aveva caratterizzato il Giro, mentre il lussemburghese si è risollevato da una prova opaca. Sul traguardo hanno pagato rispettivamente 49 e 56 secondi dal leader di giornata.
In ottica classifica può sorridere Vincenzo Nibali che, fatta eccezione per Dumoulin, è stato il migliore tra i pretendenti per la Maglia Rosa. Il siciliano della Bahrain Merida, pur partendo senza fare faville, ha chiuso in sesta posizione, alle spalle di Luis Leon Sanchez (Astana) e Vasil Kiryienka (Team Sky) a 2’07” da Dumoulin recuperando gran parte del terreno perso in salita e rientrando prepotentemente nella lotta alle prime posizioni.
Hanno faticato Thibaut Pinot (Fdj), che ha lasciato sul piatto 2’42”, e Nairo Quintana (Movistar), che ha tagliato il traguardo con un tempo addirittura di 2’53” più alto rispetto a Dumoulin. Questo divario, che li ha messi alle spalle anche di gente come Adam Yates, Ilnur Zakarin e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), bravo a perdere solo una decina di secondi da Nibali, ha di fatto cambiato il volto del Giro. Il gap scavato da Dumoulin e la presenza della cronometro conclusiva a Milano costringerà tutti gli scalatori ad attaccare sin dalla giornata di domani per evitare di arrivare nel capoluogo lombardo con pesanti rimpianti.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Pier Colombo