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Giro d’Italia, 2017, Vincenzo Nibali: “Sull’Etna nessuno ha avuto il coraggio di rispondere. Con Quintana non ho lo stesso rapporto di Aru e Contador”

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Intervistato dal Processo alla Tappa su Rai2, Vincenzo Nibali ha spiegato l’attacco di ieri sull’Etna: “E’ stata una tappa particolare, si arrivava dopo il giorno di riposo. Il mio è stato un attacco per capire se qualcuno venisse fuori e magari portare via un gruppetto, ma nessuno dei big ha avuto il coraggio di rispondere. Durante la salita non abbiamo fatto altro che controllarci. Attaccando, mi sono coperto da altri attacchi“.

Poi una stoccata agli avversari: “Stanno tutti bene. Noi abbiamo messo due uomini a tirare, delle altre squadre però non ha tirato nessuno. La FDJ ha tirato un km quando ha forato Landa“.

Inevitabile una domanda sul rapporto con Nairo Quintana: “C’è rivalità, ma è normale. So che è qui per vincere il Giro. Quest’anno è partito bene, ha già vinto la Tirreno. E’ normale che sia favorito. Io sto bene e darò il massimo. Con Nairo non ho lo stesso rapporto che posso avere con Aru o Contador, ma lo rispetto“.

Lo Squalo dello Stretto si è detto ottimista sullo stato di forma attuale: “I giorni di altura sono stati più o meno gli stessi dello scorso anno. Ho tralasciato le classiche, puntando più sul Giro. Per adesso l’avvicinamento è stato buono, la condizione è cresciuta in modo graduale“.

Un pensiero all’amato Michele Scarponi: “Per noi è come se fosse ancora presente nel gruppo, lungo le strade i tifosi lo ricordano continuamente“.

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Foto: comunicato RCS

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