Ciclismo
Giro d’Italia 2017, Vincenzo Nibali: “Tanti pretendenti, molte variabili: per me è meglio”
Domani, finalmente, scatterà da Alghero il Giro d’Italia 2017, il numero 100 della storia. Vincenzo Nibali è tra i pretendenti per conquistare un piazzamento sul podio e per contendere la Maglia Rosa a Nairo Quintana, favorito della vigilia: il siciliano è stato intervisto da Pier Augusto Stagi per il Il Giornale. Andiamo a vedere i passaggi più significativi di quanto espresso da Nibali.
“Quintana ha detto che io sono l’avversario che più teme? Lo ringrazio, ma penso che ce ne saranno molti altri, anche se il punto di riferimento della corsa rosa rimane chiaramente lui. È battibile? E chi non lo è? Correre senza Michele Scarponi in gruppo non sarà facile per nessuno, ma abbiamo il dovere di onorarlo disputando una bella corsa, col sorriso sulle labbra, perché avrebbe voluto così“.
Poi Vincenzo ricorda il gesto di Michele che gli ha probabilmente consentito di conquistare la Corsa Rosa nel 2016: “Pinerolo-Risoul, 19a tappa. Io in classifica generale sono quarto a quasi 5 minuti dell’olandese rosa Steven Kruijswijk. Secondo a quasi 3 minuti il colombiano Chaves, poi terzo Valverde. Dopo 80 km di pianura, ecco il Colle dell’Agnello, il punto più alto di quel Giro. Michele entra nella fuga di giornata con altri 27. Poi parte e quella cima la conquista da solo. Alle sue spalle, intanto, rimaniamo in tre: il sottoscritto, Chaves e la maglia rosa Kruijswijk. All’inizio della discesa il colpo di scena, cade l’olandese. Io resto davanti con Esteban. C’è da guadagnare su Kruijswijk ma se voglio vincere il Giro c’è anche da staccare Chaves. Martino mi chiede se voglio che Michele si fermi. Io gli dico di no, che non è giusto privarlo di una vittoria di tappa così prestigiosa. Poi mi dicono: ‘Enzo, Michele ti aspetta’. Ho ancora davanti ai miei occhi la sua faccia, sorridente e divertita: ‘Squalo, mettiti dietro che si va a vincere il Giro‘”.
Il siciliano, successivamente, commenta anche il percorso: “L’Etna arriva dopo solo tre tappe e un giorno di riposo. E sappiamo quanto siano difficili le tappe che arrivano dopo il riposo”. Alla domanda su quanto peseranno le cronometro, lo Squalo risponde così: “Tanto, molto, soprattutto quella di Montefalco, che arriverà dopo il tappone del Blockhaus“.
E l’avversario che teme di più, oltre Quintana… “Landa. Vedrete, a livello mentale ha qualche pensiero di troppo, ma se si libera sono dolori per tutti. È un’edizione stellare, dove si dovrà tenere gli occhi ben aperti. Tanti pretendenti, molte le variabili. Meglio. Più variabili ci sono, meglio è per la corsa, ma anche per me. L’importante è che non prevalga la paura, altrimenti Quintana ha già vinto. Bisogna osare per sperare di poter vincere“.
La sfida è aperta.
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