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Giro d’Italia 2017: vincere una tappa vale così poco?

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Per la seconda volta su sei tappe i fuggitivi della prima ora hanno conquistato la vittoria parziale al Giro d’Italia 2017. Nelle altre quattro occasioni, sostanzialmente, è stata volata. Oggi ha sfruttato perfettamente l’occasione Silvan Dillier, atleta svizzero della Bmc che si è imposto a Terme Luigiane, conquistando il successo più importante della sua carriera da professionista.

Ancora una volta, però, ha colpito l’atteggiamento rinunciatario di diverse squadre: solo la Cannondale-Drapac ha provato a limitare i danni mentre tutte le altre formazioni si sono sostanzialmente disinteressate dell’inseguimento ai fuggitivi, relegando la lotta per il successo di tappa ad un affare per soli 4 corridori. Eppure, diverse tra queste formazioni avrebbero avuto tutto l’interesse a fare qualcosa in più considerando che non hanno uomini di classifica in grado di giocarsi il podio e i successi parziali rappresentano l’unico interesse che possono avere.

Confermata, invece, la poca attitudine alla battaglia degli uomini di classifica: il finale odierno era nervoso ma nessuno ha provato a mettere il naso fuori dal gruppo principale o a fare forcing con la squadra. Evidentemente per loro il Giro vero e proprio inizierà solamente sul Blockhaus, nella speranza che almeno sulla Majella si possa vedere qualcosa in più rispetto a quanto ammirato fino ad ora.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Pagina Facebook Twitter Giro d’Italia

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