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Ciclismo

Giro d’Italia e Tour de France, Nairo Quintana cerca la doppietta impossibile. Utopia o speranza concreta?

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Venerdì, con la partenza del Giro d’Italia 2017, Nairo Quintana si lancerà nell’autentica impresa che prevede il tentativo di vincere sia la corsa nostrana, arrivata alla sua edizione numero 100, che il Tour de France nel mese di luglio. L’ultimo a riuscirci fu Marco Pantani, nel 1998: riuscirà il colombiano a rompere il tabù e portare a casa maglia rosa e maglia gialla?

Il primo obiettivo, per Nairo, non può che essere quello di concentrarsi sul Giro. L’errore più grave sarebbe quello di lesinare gli sforzi, magari provando a limitare gli sprechi di energie già dalle prime tappe, nei 21 giorni di corsa che lo condurranno da Alghero a Milano: sulla carta è il favorito numero 1, ma le strade italiane non perdonano e anche un attimo di disattenzione, date le caratteristiche del percorso, potrebbe risultargli fatale, specialmente con un avversario come Vincenzo Nibali che ha già dimostrato di poter vincere anche quando non è il più forte in corsa. Solo dopo che avrà conquistato il Giro potrà pensare in maniera più concreta anche alla Grande Boucle, nonostante il programma di allenamento seguito fino a questo momento sia stato improntato senza dubbio anche alla corsa francese.

La difficoltà di correre Giro e Tour per vincere, oltre che nel trovare due picchi di forma molto ravvicinati e correre due corse a tappe di tre settimane nel giro di due mesi, sta nel diverso approccio degli avversari. Coloro che si sono preparati solo per il Giro o solo per il Tour, ovviamente, possono disporre di una maggior brillantezza fisica derivante da lavori specifici atti ad essere al top della forma solamente in quella fase della stagione.

Quintana, però, ha dimostrato di patire meno di altri questa condizione e già in passato ha fatto vedere ottime cose alla Vuelta a España nonostante avesse nelle gambe il Tour de France: lo scorso anno è riuscito a vincere la corsa spagnola dopo un Tour “disastroso” a causa dell’allergia. Nel 2015, però, il precedente non sembra dalla sua parte. Secondo alla Boucle dietro Froome, poi non è riuscito a confermarsi sul podio della Vuelta, anche se in quell’occasione probabilmente non si presentò al via della corsa con una preparazione specifica alle spalle.

In questo momento, considerando che negli ultimi due mesi di fatto non ha corso, è difficile capire se davvero Quintana possa ambire ad una doppietta che lo innalzerebbe direttamente alla leggenda di questo sport. La sensazione, però, è che il suo modo di correre sia il più adatto all’interno del gruppo per provare a centrare l’obiettivo e che al momento solo lui possa puntare al doppio impegno con l’ambizione di vincere. 

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: LaPresse/Fabio Ferrari

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