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Lotta, Europei 2017: conferma per Frank Chamizo, sorpresa Sara Da Col

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I Campionati Europei di lotta 2017 si sono conclusi con un bilancio che, per i colori azzurri, non si vedeva da tempo: se la medaglia d’oro di Frank Chamizo poteva essere in qualche modo pronosticata, la sorpresa è arrivata da Sara Da Col, che ha riportato l’Italia sul podio della lotta femminile otto anni dopo il bronzo di Francine De Paola. Bisogna risalire a dieci anni fa, invece, per trovare due medaglie nel bottino azzurro della rassegna continentale: nel 2007, a Sofia, la stessa De Paola fu argento, mentre Andrea Minguzzi, che sarebbe diventato campione olimpico poco più di un anno dopo, conquistò il bronzo.

Partiamo da Chamizo, che si è laureato campione continentale per la seconda volta consecutiva nonostante il cambio di categoria dai 65 kg ai 70 kg. Il liberista italo-cubano non si è scoperto molto prima della rassegna di Novi Sad, ed alcuni dubbi legittimi si erano posti circa il suo stato di forma, ai quali si aggiungeva l’incognita della nuova divisione di peso. Il medagliato di bronzo olimpico ha però risposto presente sin dal primo incontro, e conquistando il metallo più pregiato al termine di una finale combattuta proprio contro il campione uscente, il polacco Magomedmurad Gadzhiev. Chamizo continua dunque ad essere la perla della lotta azzurra, ed ora si concentrerà sul suo vero obiettivo stagionale, quello di conquistare l’alloro mondiale dei 70 kg.

Da Col è stata invece l’outsider che ha realizzato l’impresa: la giovane lottatrice azzurra è stata certamente aiutata da un buon sorteggio e dal fatto di combattere un solo incontro prima del match decisivo contro i tre affrontati dalla sua avversaria, la lettone Laura Skujiņa, ma la sua prestazione non è comunque da sottovalutare, vista la caratura dell’atleta baltica. La lottatrice di Rovereto ha raggiunto un obiettivo ragguardevole, ma sa anche che da adesso molti più occhi saranno puntati su di lei: ora sta a lei dimostrare che questo podio non è stato solamente il frutto di circostanze favorevoli.

Al di là delle due medaglie, l’Italia resta comunque distante dalle prestazioni delle grandi potenze di questo sport. Proprio la lotta greco-romana, che negli anni più bui aveva spesso salvato il bilancio azzurro nelle grandi manifestazioni, è diventato ad oggi il settore più debole della nazionale italiana, anche se la buona prestazione di Riccardo Abbrescia, classe 1995, lascia ben sperare per il futuro. Nel complesso, oltre alle quattro vittorie di Chamizo ed a quella di Da Col, Abbrescia è stato l’unico italiano ad ottenere una vittoria. La delusione del torneo è invece quella del liberista di origine georgiana Givi Davidovi, sul quale si erano create molte aspettative, alla fine disattese.

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giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: United World Wrestling

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