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Moto3, GP Spagna 2017: Romano Fenati, ora serve la costanza per il Mondiale. Bastianini e gli altri azzurri per la riscossa

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Dal Texas alla Spagna, il passo deve essere breve per Romano Fenati. Il pilota ascolano è chiamato alla conferma dopo la vittoria di Austin (come dodici mesi fa) per dimostrare che può essere davvero competitivo per il titolo in questa stagione, dopo una carriera contrassegnata da, troppi, alti e bassi.

Il talento di Fenati è certo, nitido, ma lo si vede un po’ troppo ad intermittenza. Alla sesta stagione in Moto3 il ventunenne ha già totalizzato otto vittorie, non una cifra di poco conto, ma in classifica generale non ha saputo fare meglio di una quarta posizione nel 2015. Un aspetto particolare, e preoccupante, della carriera del nostro portacolori è il suo andamento nel corso della stagione. Sette dei suoi otto GP vinti, infatti, sono arrivati nei primi sei del calendario. Nei successivi dodici, solo uno, ad Aragon nel 2014. Un crollo lungo il corso dell’annata che non può essere accettabile.

Per puntare al titolo iridato Fenati dovrà, infatti, trovare una continuità di risultati che non ha mai avuto (l’anno scorso ad esempio ha iniziato con un quarto posto in Qatar, passando per un ventesimo in Argentina, la vittoria di Austin, per tornare settimo a Jerez, secondo a Le Mans e ritirato al Mugello) se vorrà combattere per il Mondiale come può e come deve. A ventuno anni è giunto il tempo di fare il giusto salto di qualità dal punto di vista dell’esperienza. Altrimenti anche in questa occasione si ritroverà con un grosso pugno di mosche in mano.

Per gli altri italiani il GP di Spagna si annuncia come l’occasione da non farsi scappare per invertire un inizio di 2017 con ben pochi sorrisi, tante occasioni perse e nessun guizzo giusto. Ci aspettavamo ben altri risultati da una pattuglia tricolore che ha a disposizioni piloti di grande talento. Senza il successo americano di Fenati (attualmente quarto in classifica generale a -13 dal capofila Joan Mir) la situazione sarebbe davvero negativa. Non ci rimarrebbero che le briciole.

Andrea Migno (Sky Racing VR46) ad esempio ha totalizzato appena 25 punti con un quinto posto a Termas De Rio Hondo come miglior risultato; Fabio Di Giannantonio (Del Conca Gresini) è un gradino sotto e per lui pesa lo “zero” in Argentina. Per trovare gli altri italiani bisogna scendere fino all’undicesimo posto dove troviamo Enea Bastianini (Estrella Galicia 0,0) con appena 13 punti, quasi tutti giunti grazie al quarto posto in Texas, a pari merito con Nicolò Bulega, forse la maggiore delusione di questo primo scorcio di campionato. Il portacolori dello Sky Racing VR46 Team era additato come uno dei favoriti per il titolo, ma al momento sta viaggiando troppo spesso nelle retrovie. Ha addirittura fatto peggio, per ora, solo Niccolò Antonelli (Red Bull Ajo) con 11 punti e il settimo posto di Losail come miglior risultato.

Inizia la campagna europea per la Moto3 per Fenati e tutti i nostri piloti c’è l’obbligo di riportarsi stabilmente nelle posizioni che contano. Joan Mir, Jorge Martin e John McPhee, la davanti non hanno alcuna intenzione di aspettare. La nostra pattuglia è avvertita.

Foto: Twitter Romano Fenati

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