MotoGP
MotoGp, GP Francia 2017 – Analisi prove libere: Ducati si conferma competitiva sul bagnato, Honda sul “misto”, Yamaha lavora sorniona. Giornata a forte rischio di futilità
La prima giornata del week-end del GP di Francia, disputata sul circuito di Le Mans, è stata caratterizzata indubbiamente dal maltempo. Se al mattino i piloti hanno trovato un tracciato in condizioni umide, asciugatosi in maniera importante nei minuti finali della sessione, senza però diventare del tutto “dry”, al pomeriggio si è avuto un fondo decisamente bagnato lungo tutto l’arco dei 45 minuti di prova. Se non altro, l’uniformità delle condizioni incontrate nella FP2 hanno dato a team e piloti indicazioni utili in tali condizioni, che potranno sicuramente tornare buone in futuro. Difficilmente, tuttavia, potranno servire nel fine settimana in corso di svolgimento, poiché le previsioni danno il tempo in miglioramento, soprattutto alla domenica, giorno in cui si svolgerà la gara.
Nel turno del mattino, a farla da padrone è stato Jack Miller (Team Marc Vds, leader della combinata dopo il venerdì), con più in generale le Honda capaci di esaltarsi nelle condizioni miste incontrate in tale sessione, piazzando tre piloti nei primi quattro. Al pomeriggio, con il bagnato, è stata invece soprattutto l’abilità di Marc Marquez (2°) a salvare il bilancio della casa dell’ala, con invece gli altri centauri in maggiore difficoltà a far rendere al meglio la moto. In entrambe le sessioni, costante è stato l’impaccio incontrato da Dani Pedrosa, dominatore dell’ultimo GP disputato a Jerez: 13° nella FP1, addirittura 21° nella FP2.
Ducati, come da consuetudine nelle ultime stagioni, si conferma estremamente forte sul bagnato, piazzando Andrea Dovizioso in testa nel turno pomeridiano e, più in generale, ben quattro piloti nei primi sei. Il dato positivo sta nel fatto che, ad andar forte sull’asfalto di Le Mans, sono state sia la versione 2016 della Desmosedici (con Scott Redding) che quella attuale, data in dotazione al team ufficiale ed a Danilo Petrucci. L’unica nota stonata è rappresentata da Jorge Lorenzo, parso brillante al mattino (dove ha terminato oltre la top ten, senza però cambiare gomma come molti dei “colleghi” che lo hanno preceduto) e nella prima parte della FP2, salvo poi perdersi nel finale della sessione pomeridiana, chiudendo lontano da tanti dei suoi parimarca senza migliorarsi.
Sorniona la prima giornata del GP di Francia per la Yamaha, con entrambi gli ufficiali, Maverick Vinales e Valentino Rossi, ai margini della top ten, intenti più che altro a lavorare per cercare di risolvere le difficoltà incontrate dalla M1 nelle prime uscite in condizioni di bagnato. Il risultato, seppur non esaltante sulla scorta di quanto dicono i tempi, è tuttosommato positivo, poiché Vinales nella FP1 e Rossi nella FP2 sono stati a lungo nelle primissime posizioni, salvo poi decadere parzialmente nel finale del turno.
Certamente, se come pare il tempo sarà in miglioramento nel prosieguo del fine settimana di Le Mans, il lavoro di piloti e team risulterà maggiormente compresso e faticoso, restrigendosi i turni a disposizione per trovare l’assetto ideale in condizioni di asciutto. Potrebbe dunque risultare utile il test effettuato poco più di due settimane fa dagli ufficiali Yamaha, Cal Crutchlow ed Aprilia, che ha permesso a questi di poter prendere dimestichezza con un asfalto nuovo, essendo stato poggiato solo di recente, capace di dare maggiore grip e di non presentare più le numerose buche che tanti problemi avevano dato nelle passate edizioni. Avere a disposizione dei dati, in un week-end asciutto “accorciato” dal maltempo odierno, può essere sicuramente un’arma da sfruttare nei confronti dei diretti avversari.
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davide.brufani@oasport.it
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