MotoGP

MotoGp, GP Italia 2017: la discontinuità di Marc Marquez. Lo spagnolo è già con l’acqua alla gola?

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Dopo un Mondiale MotoGp 2016 in cui, con un perfetto mix tra velocità e costanza di rendimento, Marc Marquez aveva messo in evidenza una crescita davvero notevole, sintomo della definitiva maturazione agonistica di un pilota comunque già vincente, l’inizio di stagione 2017 è invece contrassegnato da una tendenza al regresso. Numeri alla mano, si tratta del peggior inizio di sempre per il 24enne iberico, da quando ha debuttato nella massima categoria nel 2013, arrivati a questo punto del campionato. Dipeso si da una Honda ancora non perfetta, critica da condurre in circuiti con determinate caratteristiche, ma anche da qualche errore di troppo dello stesso centauro spagnolo, caduto già in due circostanze e protagonista, nel round di apertura in Qatar, di una scelta di pneumatico anteriore decisamente errata, che a conti fatti gli è costata la possibilità di lottare per un piazzamento nella zona podio, perdendo terreno negli ultimi passaggi.

Basti pensare che, nella classifica generale, Marc non è nemmeno la migliore Honda, preceduto dal compagno di team, Dani Pedrosa, come non accadeva dai tempi della stagione di esordio in MotoGp del campione del mondo in carica. Dunque, non si può nemmeno giustificare tale andamento altalenante con una voglia particolare di fare la differenza ad ogni costo, mettendo una pezza ai problemi della moto, portandola a risultati che nessun’altro è in grado di raggiungere, prendendosi tutti i rischi del caso per fare ciò.

A maggior ragione serve una reazione, poiché i margini di errore, quando il ritardo è già di oltre una gara dalla testa del Mondiale (27 punti, per la precisione) sono pressoché nulli, seppure non sia passato nemmeno un terzo di stagione. In questa ottica, la pista del Mugello non è esattamente l’alleata migliore che Marquez possa incontrare sul suo cammino: è reduce da una gara tirata nel 2016, persa in volata per pochi millesimi da Jorge Lorenzo, e ci ha vinto nel 2014. Ma è anche il tracciato in cui ha collezionato due cadute in corsa, nel 2013 e nel 2015. Un rapporto, se si guarda alla carriera totale nel Motomondiale, di amore ed odio, che non può garantire con assoluta certezza che il prossimo week-end possa essere quello giusto, al fine di rivedere un Marc competitivo per le posizioni che contano. Ma questo campionato MotoGp 2017 è talmente imprevedibile, che nulla può essere escluso a priori. Specie perché, in occasione del GP italiano, verrà riportata la famigerata anteriore Michelin “070”, dalla costruzione similare a quella utilizzata per buona parte della scorsa annata, con cui il pilota di Cervera si era ben trovato, favorendo (sulla carta) gli staccatori “duri e puri” come lui.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

 

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