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MotoGp, Mondiale 2017: Johann Zarco, il rookie d’assalto che fa sognare la Francia in vista del GP di Le Mans

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Scorrendo la classifica della MotoGp, al 6° posto è posizionato quello che, allo stato attuale, è il rookie (debuttante) meglio piazzato nella generale del Mondiale, il francese di Yamaha Tech3 Johann Zarco. L’impatto del nativo di Cannes con la “top class” è stato tanto positivo quanto in grado di calamitare l’attenzione degli appassionati. Questo sia per l’incredibile generosità di Zarco in gara, che per il suo modo di essere giù dalla moto, assolutamente da anti-personaggio, quasi inaspettato da una persona originaria della città del celebre “red carpet” cinematografico.

Johann è innanzitutto un pilota che ha avuto un percorso da un certo punto di vista abituale, ma per altri versi singolare: è arrivato al Mondiale (nella allora 125) passando attraverso la Red Bull Rookies Cup, una delle categorie ancora oggi propedeutiche al Motomondiale, da lui vinta nel 2007. L’esordio, tuttavia, è datato 2009, quasi 19enne. Una età giovane per una persona, ma non così “verde” se parliamo di un motociclista professionista, se pensiamo che la maggior parte degli esordienti attuali mette piede sulle piste della Moto3 a partire dall’età di 16 anni, soglia minima richiesta per poter partecipare ad una gara valida per il Mondiale (ma fino a non molto tempo fa ne bastavano solo 15).

Guardando al percorso effettuato da Zarco nelle classi “minori”, notiamo una costante mantenuta sia in 125, in cui ha corso nel triennio 2009-2011, che in Moto2, laddove ha speso le cinque stagioni precedenti all’attuale: la capacità di migliorare i propri risultati anno dopo anno, al crescere della dimestichezza e dell’esperienza maturata nella categoria. Sintomo di un pilota capace di lavorare sulle proprie debolezze, di apprendere e fare sue le lezioni imparate (sovente attraverso molti errori dettati dalla foga) sugli asfalti del Mondiale. Il tutto grazie anche alla presenza dal suo manager/mentore, Laurent Fillion, che con una certa rigidità lo ha aiutato a maturare e mantenere nel tempo una disciplina ferrea, pure nel modo di comportarsi fuori dalla pista. Basti pensare che solo da pochissimo tempo Zarco ha una propria pagina Facebook ufficiale, non dispone di Twitter ed Instagram e di recente si è visto regalare un cellulare di “ultima generazione”. Tutti status che, in linea di massima, i piloti attuali del Mondiale tendono ad avere sin dal debutto, quando sono tutt’altro che corridori affermati, in un’era in cui l’aspetto “social” ha sempre maggiore importanza innanzitutto a livello di immagine.

Tornando al lato sportivo, Zarco è vice-campione del mondo 125 nel 2011, perdendo il titolo dallo spagnolo Nico Terol, e due volte iridato della Moto2, avendo conquistato l’alloro Mondiale nel biennio 2015-2016, in maniera sempre netta ed indiscutibile. Trattasi del pilota francese di maggior successo nella storia del Motomondiale, tanto per numero di titoli conquistati quanto per quello di singoli GP vinti (16, con in più 41 podi, 19 pole e 13 giri veloci). Non può che essere dunque lui la star attesa nel paese transalpino settimana prossima, in occasione del GP di Francia 2017 in programma sullo storico tracciato di Le Mans. A maggior ragione guardando all’inizio dell’avventura di Zarco in MotoGp: caduto in Qatar quando era in testa, con margine, sui suoi avversari (e dove comunque ha fatto siglare il giro più veloce), nelle tre restanti corse fin qui disputate ha collezionato sempre un piazzamento nella top-5, risultando a Jerez il miglior pilota Yamaha al traguardo, pur avendo in dotazione la versione 2016 della M1. Johann sta sfruttando al meglio, con un approccio fatto di talento, metodo e coraggio, l’opportunità di correre in condizioni di sostanziale uguaglianza tecnica, che rischiano di venire meno con l’avanzare della stagione, punto che generalmente segna una forbice prestazione sempre più ampia tra team ufficiali e strutture private.

Oltre all’aspetto prettamente “velocistico” c’è anche quello caratteriale: per la prima volta dopo Austin è finito nel “mirino” dei media, probabilmente in maniera ingenerosa, a seguito del quasi-contatto con Valentino Rossi nei primi passaggi, venendo redarguito dallo stesso pesarese della Yamaha, che lo invitava ad essere più calmo e ragioniere in fase di bagarre. E Zarco ha risposto con dei primi giri a Jerez semplicemente sensazionali, in cui ha infilzato senza possibilità di replica avversari che avevano a disposizione (sulla carta) moto migliori della sua. Facendolo, tra l’altro, in maniera assolutamente corretta, senza dare adito a possibili rimostranze altrui.

Insomma, abbiamo a che fare con un pilota che dà l’idea di essere tremendamente solido e formato, pur essendo solo ai primi passi nella “top class”. Attitudine che, in un futuro nemmeno troppo lontano, potrebbe aprirgli porte interessanti in ottica mercato, nel momento in cui dovesse venire a liberarsi una delle selle più allettanti nel panorama della MotoGp.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Pagina Facebook ufficiale Johann Zarco

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