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Pallanuoto femminile, Final Six Rapallo 2017: Padova e Catania si giocheranno lo Scudetto! Bogliasco e Messina sconfitte nettamente

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Sarà un confronto inedito ad assegnare il trentatreesimo Scudetto femminile di pallanuoto. Domani alle 16:30, la Plebiscito Padova (alla quarta finale consecutiva!) e L’Ekipe Orizzonte Catania, che torna a giocarsi il tricolore dopo la finale persa nel 2013 contro il Rapallo, disputeranno l’ultimo atto della Final Six 2017 in corso svolgimento alla piscina il “Poggiolino” di Rapallo.

L’Orizzonte Catania ha superato la Waterpolo Messina, seconda forza della regular season, per 11-5 conquistando la ventitreesima finale della sua storia (ben diciannove i titoli vinti). Le etnee sono andate sul +6 già nel secondo quarto (7-1) ed hanno gestito il vantaggio fino alla fine. L’espulsione per gioco violento a metà terzo tempo della capocannoniera dell’A1, Izabella Chiappini, ha spianato la strada al successo delle catanesi, le quali hanno potuto contare su una grande Valeria Palmieri: quaterna da MVP per la centroboa di Aci Catena. Alle messinesi, in gol con la quarantacinquenne canadese Johanne Bégin, resta solo la finale di consolazione contro la Bogliasco Bene, domani alle 13.30.

In precedenza la Plebiscito Padova aveva battuto proprio le bogliaschine per 9-3 tornando a giocare per la quarta volta consecutiva la finale Scudetto. Le bi-campionesse d’Italia in carica hanno sofferto per tre tempi la caparbietà delle avversarie, uniche ad averle sconfitte in campionato, oggi brave ad abbassare i ritmi e a chiudere gli spazi in difesa. Le liguri sono rimaste in vantaggio fino al 3-2 di metà terzo tempo, poi il sorpasso nel finale con la tripletta di Laura Barzon che ha lanciato le patavine verso un finale a senso unico dove si sono esaltate anche le gemelle Savioli e Sara Dario.

Tabellini e cronache

Waterpolo Messina-L’Ekipe Orizzonte Catania 5-11

Waterpolo Messina: Ventriglia, Bégin 1, Gitto 2, Chiappini 1, Morvillo, Radicchi, Kuzina, Lopes Da Silva, Marchetti, Aiello 1, Arruzoli, Laganà. All. Mirarchi.

L’Ekipe Orizzonte Catania: Jovetic, Sapienza, Garibotti 2 (1 rig.), Eggens 2, Di Mario 2 (1 rig.), Grillo, Palmieri 4, Marletta 1, Buccheri, Santapaola, Riccioli, Lombardo, Schillaci. All. Miceli.

Arbitri: Navarra e Petronilli.

Note: parziali 0-3, 2-4, 3-3, 0-1. Superiorità numeriche: Waterpolo Messina 0/6, Catania 3/7 + 2 rigori. Espulsa Chiappini (M) per gioco violento nel terzo tempo. Uscita per limite di falli Gitto (M) nel terzo tempo. Ammoniti per proteste i tecnici Miceli (O) e Mirarchi (M). Spettatori 300 circa.

Pronti-via: fallo grave di Bégin che la ex Arianna Garibotti trasforma su rigore per il primo vantaggio catanese. L’Ekipe appare più sciolta rispetto al quarto di finale e raddoppia con la capocannoniere Eggens dal centro (0-2). Il Messina fallisce la seconda chance in superiorità e subisce la terza rete col centroboa Palmieri, che finalizza un bel giro palla con l’uomo in più delle compagne (0-3). La rete col mancino di Gitto è un fuoco di paglia: Messina subisce ancora la velocità e il gioco d’attacco delle avversarie. Garibotti da fuori, Eggens con una pregevole palomba, Di Mario su rigore e Palmieri portano l’Orizzonte sul 7-1 in men che non si dica. Il tempo si chiude con il secondo gol di Gitto (2-7) che non cambia gli equilibri. La ex Aiello, nel giorno del suo compleanno, spreca una facile occasione davanti al portiere, mentre la compagna Chiappini, capocannoniera del Campionato, capitalizza il primo extra-player su tre tentativi per il -4 (3-7). Però la stessa attaccante nata a San Paolo e naturalizzata italiana commette un’ingenuità ed è espulsa per gioco violento. L’episodio pesa alla lunga, anche perché Aiello segna il -3 (4-7) che non ha seguito. Palmieri risponde dal centro per l’8-4. La non più giovanissima Bégin si gira ancora come un gatto e fulmina Jovetic (5-8). Ma Palmieri è un leone dal centro e sfodera la quaterna trasformando il terzo extra-player su cinque tentativi. Il tempo si chiude col primo sigillo di Marletta che doppia le avversarie (5-10). A giochi fatti nel quarto tempo va a referto ancora Di Mario, che fa doppietta in superiorità numerica, e lancia la sfida, a trentotto anni, alle campionesse in carica.

Plebiscito Padova-Bogliasco Bene 9-3

Plebiscito Padova: Teani, Barzon 3, Ilaria Savioli 1, Gottardo 1, Martina Savioli 2, Queirolo, Millo, Dario 1, Galardi 1, Robinson, Nencha, Casson, Franceschino. All. Posterivo.

Bogliasco Bene: Falconi, Zimmerman 1, Dufour 2 (1 rig.), Trucco, Millo, Maggi, Rogondino, Boero, Rambaldi Gudasci, Cocchiere, Frassinetti, Malara, Viacava. All. Sinatra.

Arbitri: Collantoni e Frauenfelder.

Note: parziali 1-1, 1-1, 2-1, 5-0. Nessuna uscita per limite di finale. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 7/13, Bogliasco Bene 1/9 + un rigore. Espulso per proteste il dirigente Filippo Barzon (P) nel terzo tempo. Ammoniti per proteste gli allenatori Posterivo (P) e Sinatra (B). Spettatori 300 circa.

Si parte con due occasioni in superiorità numerica fallite da entrambi; poi passano le liguri con Dufour che prima tira sulla traversa e poi insacca nell’angolo opposto a Teani (0-1). Gli attacchi restano bloccati fino a trenta secondi dal termine quando, alla quarta opportunità in superiorità numerica, Barzon insacca il pareggio (1-1). Nel secondo parziale si viaggia in linea. Al terzo minuto esce per fallo grave Galardi e Zimmermann capitalizza la quinta occasione in extra-player girando da sotto (1-2). La stessa attaccante australiana commette fallo grave in ripartenza e avvia il 2-2- di Gottardo a metà tempo. Ancora tanti errori in superiorità numerica. Al quinto minuto Dario commette fallo da rigore su Cocchiere. Dufour è fredda e spiazza Teani per il nuovo vantaggio ligure (2-3). Come in precedenza lo schiaffo sveglia il Plebiscito che passa ancora in extraplayer e con Barzon (doppietta) pareggia sfruttando la nona chance (3-3). L’attaccante prende per mano le compagne e ancora con l’uomo in più (espulsa Trucco) dà il primo vantaggio alle venete a 45 secondi dal termine (4-3). Nel quarto tempo l’inerzia è tutta per le campionesse d’Italia: prima Ilaria Savioli va in transizione solitaria e fulmina Falconi; poi Dario insacca il quinto gol in superiorità numerica portando le venete sul (6-3). Il match è segnato perchè Bogliasco perde acqua mentre il Padova resta concentrato e passa ancora con Galardi che trasforma il sesto extraplayer (7-3) e con capitan Martina Savioli che, dopo i falli gravi di Dufour e Viacava, insacca i gol che chiudono il match.

Il programma di domani 13 maggio (Finali e spareggio-salvezza)

Finale 3° posto alle 13.30 in diretta su Waterpolo Channel
Finale play-out RN Bologna-Rapallo Pallanuoto alle 15 in diretta su Waterpolo Channel
Finale Scudetto alle 16.30 in diretta su Rai Sport + HD

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: pagina FB ufficiale Plebiscito Padova

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