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Pentathlon, World Cup 2017: a Drzonkow è nata una stella azzurra? Alice Sotero guida un’Italia ‘speranzosa’ e può sognare la Coppa…

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E’ nata una stella azzurra in Polonia? Che Alice Sotero avrebbe potuto rappresentare il presente “futuribile” del Pentathlon italiano tinto di rosa lo si era capito già alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Al suo esordio a cinque cerchi, infatti, l’astigiana aveva centrato un eccellente ottavo posto (1323 punti, partendo sesta nel combined distante 15 punti dal podio), secondo miglior risultato in assoluto di un’italiana ai Giochi dopo la quarta piazza ottenuta da Claudia Corsini ad Atene 2004.

Sì, Claudia Corsini. Era proprio dai “tempi” della romana classe ’77 che l’Italia femminile del Pentathlon moderno non s’avvicinava a vette così alte a livello internazionale. Agli albori del XXI secolo, la Corsini si laureò anche Campionessa d’Europa e del Mondo così come Alice Sotero ha oggi la concreta possibilità di far sua la Coppa del Mondo dei Cinque Sport…

Riavvolgiamo un po’ il nastro. Nell’atto conclusivo della quarta ed ultima tappa di World Cup prima del gran finale di Vilnius dal 23 al 25 giugno – andata in scena a Drzonkow sabato scorso – la pentatleta piemontese da questa stagione in forza alle Fiamme Azzurre ha incassato il primo successo internazionale della sua carriera da Senior; una bellissima vittoria, pesante anche in ottica classifica generale di CdM. Il ranking della competizione, infatti, recita ora: Kate French (GBR) 159 punti, Ilke Ozyuksel (TUR) 150 punti, Alice Sotero 146 punti. Si può concretamente sognare insomma…

L’azzurra aveva già fatto registrare quest’anno, prima dell’autorevole trionfo in terra polacca (gara condotta in testa pressoché dall’inizio alla fine): un terzo posto al Cairo e un tredicesimo all’esordio di stagione iridata a Los Angeles; non convocata in occasione della tappa ungherese di Kecskemet. Alice è ormai atleta matura, a dispetto dei suoi 26 anni, e guida un’Italia decisamente “speranzosa” in ottica Tokyo 2020 e non solo.

Sabato a Drzonkow, prima del laser run conclusivo, c’erano Alice Sotero, Francesca Tognetti e Gloria Tocchi ai primi tre posti della classifica; pensate, la piemontese è la più “anziana” delle tre e Francesca Tognetti è al suo primo anno fra le Senior, dopo aver fatto benissimo nelle categorie giovanili. Un altro dato: tranne la tedesca Schöneborn, l’ungherese Kovacs, la britannica French e la russa Gubaydullina, in Polonia c’era tutto il meglio che il Pentathlon femminile possa oggi offrire a livello globale.

Tognetti ha chiuso quarta, Tocchi quindicesima, mentre è stata splendida la risalita dell’altra azzurra in gara, Alessandra Frezza. Morale della favola: se si migliorano generalmente i segmenti di corsa, la Giovine Italia femminile dello Sport del Soldato può togliersi parecchie soddisfazioni in futuro. Prossimo.

E i maschietti? Diciamo che il comparto gentlemen del Pentathlon moderno nostrano è ancora un cantiere a cielo aperto: ai rappresentanti più esperti e titolati (De Luca, Petroni, Poddighe, Franceschini, su tutti) sono al momento preferiti i ragazzini terribili della “scuola romana” che tanto bene hanno fatto nelle categorie Youth e Junior. Insomma, si sta lavorando in prospettiva…

A Drzonkow, il migliore degli azzurri è stato Matteo Cicinelli, settimo con 1420 punti; Alessandro Colasanti ha chiuso al 24° posto con 1378 punti, Giuseppe Mattia Parisi al 25° con 1380 punti. Stiamo parlando tuttavia di un 19enne e di due 22enni… Il sorprendente baby Cicinelli ha già ottenuto un ottimo quinto posto quest’anno in CdM, al Cairo, da rookie assoluto nelle “gare dei grandi”; ieri è arrivato al laser run finale in piena zona-podio. Beh, le prospettive non sono poi così male…

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: pagina FB Alice Sotero

 

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