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Tennis, Masters 1000 Madrid 2017: Fabio Fognini cede sul più bello. Vince Rafael Nadal in tre set combattuti
Fabio Fognini esce di scena al Masters 1000 di Madrid. L’italiano ha ceduto in tre set 7-6(3) 3-6 6-4 contro Rafael Nadal, al termine di una battaglia durata quasi tre ore di gioco. È stato un match davvero ben giocato da parte del giocatore azzurro, a cui però è mancato un pizzico di concretezza nei momenti decisivi, mancanza fatale contro un campione del calibro dello spagnolo. Non è stata certo la migliore versione di Rafa, che però dimostra perché è uno dei giocatori più forti nella storia di questo sport: Nadal ha giocato meglio i punti più importanti e le fasi più delicate della partita, aggiudicandosi l’incontro. Il nativo di Manacor affronterà al terzo turno un altro duro ostacolo, rappresentato dall’australiano Nick Kyrgios. Finisce qui invece, il torneo di Fognini che però lascia il campo con ottime sensazioni, soprattutto in vista dell’appuntamento del Foro Italico.
Nel primo set Fognini parte molto aggressivo, soprattutto in risposta. Nadal gioca corto e Fabio riesce a tenere lo scambio e addirittura a comandare con il suo rovescio bimane. Il ligure nel terzo game fa il break e si porta sul 3-1. I turni di battuta di Nadal sono lunghi e complicati per lo spagnolo, che nel quinto gioco riesce ad annullare tre palle break ed a rimanere nel set. Rafa riesce ad operare il controbreak sfruttando un game in cui Fognini è sfortunato (punito due volte dal nastro) ma perde nuovamente la battuta subito dopo. Il numero 5 del mondo sfrutta tutta la sua esperienza per annullare un set point in favore dell’italiano sul 5-3 e recuperare il break di svantaggio, pareggiando sul 5-5. Fognini qui ha un’altra grande occasione, sullo 0-40, ma non riesce a concretizzarla. Si arriva così al tie-break: sul 3-3 a fare la differenza è un dritto sbagliato da Fabio, che si innervosisce e butta via racchetta e primo set in un’ora e venti minuti. Il giocatore di Arma di Taggia ha letteralmente dominato il gioco nella prima frazione ma nel tennis si sa, non tutti i punti hanno lo stesso peso: nel conto delle palle break infatti, Nadal ha un ottimo 2/4, mentre Fogna paga un pessimo 2/12. Troppe occasioni sprecate, cosa che non ci si può permettere contro un avversario di questo calibro.
Il giocatore azzurro rischia di capitolare all’inizio del secondo set, quando concede palla break nel turno di servizio di apertura, riuscendola però ad annullare. Nel quarto game è proprio Fognini a spezzare l’equilibrio, togliendo la battuta a Nadal e portandosi sul 3-1. Nel gioco successivo l’italiano annulla due palle del controbreak ed arriva, come nel primo parziale, a servire per il set sul 5-3. Stavolta però, la chiusura arriva: 6-3 e dopo più di due ore di gioco si va al terzo e decisivo set. Bravo Fognini a trovare quella concretezza mancata nel set precedente: il ligure è infatti riuscito a sfruttare la seconda di sole due palle break concesse da Nadal, annullandone a sua volte tre. La partita è apertissima.
Ad inizio terzo set i due giocatori sembrano rifiatare e l’incontro segue senza sussulti l’andamento del servizio. Nel sesto game però, arriva un brutto passaggio a vuoto per Fognini, che cede il servizio con due errori di dritto ed un doppio fallo (4-2). Nadal serve per il match sul 5-3 ma stavolta è lui a calare di intensità: la prima di servizio non entra, Fabio vede l’opportunità e la sfrutta alla grande. Controbreak e partita che si riapre. L’euforia però dura poco, pochissimo. Nel game successivo infatti, l’azzurro prima salva un match point ma dopo un altro, sanguinoso doppio fallo, è costretto alla resa. Finisce 7-6(3) 3-6 6-4 per Nadal dopo una battaglia durata due ore e 58 minuti.
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Foto: Twitter Mutua Madrid Open