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Tennis, Masters 1000 Madrid 2017: Nadal-Djokovic è una finale anticipata. Occasione irripetibile per Cuevas e Thiem
Al Masters 1000 di Madrid è il giorno delle semifinali del tabellone maschile. Gli occhi sono tutti puntati sulla prima delle due sfide in programma, quella tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. Un anno fa, di questi tempi, lo spagnolo era nel pieno di una stagione da dimenticare mentre il serbo era inarrestabile e lanciato verso la conquista di Parigi. I due si trovarono di fronte a Roma, con Nadal uscito con le ossa rotte dal confronto. Quest’anno invece, la situazione sembra essersi capovolta. Nole è irriconoscibile, meno cattivo (agonisticamente), nervoso, remissivo. Il periodo nero vissuto nella seconda parte della scorsa stagione è proseguito in quest’annata, finora povera di acuti. A Madrid il serbo ha mostrato sprazzi del suo miglior tennis, ma c’è ancora qualcosa che non convince. Djokovic non sembra giocare con naturalezza, non sembra divertirsi, quasi come fosse costretto a scendere in campo. La sfida con il suo acerrimo rivale dunque, sembra capitare proprio nel momento giusto, per dargli quella motivazione in più che solo un confronto del genere può dare. Nadal al contrario sembra tornato quello di un tempo. Devastante con i suoi colpi da fondo campo, Rafa sembra aver risolto i problemi fisici ed aver raggiunto una condizione fisica che gli consente di sostenere il suo gioco dispendioso. Non è apparso brillantissimo nella prima uscita contro Fognini, ma ha saputo risolvere una partita difficile da gran campione, vincendo i punti decisivi. Nel resto del torneo poi, è stato il solito dominatore della terra battuta, annichilendo avversari difficili come l’australiano Nick Kyrgios ed il belga David Goffin. Anche per lui la semifinale avrà sicuramente un sapore particolare: Djokovic ha infatti vinto gli ultimi sette confronti tra i due. Quale posto migliore per la vendetta di Rafa se non il campo di Madrid, con il pubblico tutto per lui. Il Manolo Santana sarà sicuramente strapieno per l’occasione, facendo da cornice ad uno scontro che, vista l’ambientazione, sa tanto di corrida. Chissà chi sarà il toro e chi il matador.
Se i riflettori sono puntati sulla partita tra Djokovic e Nadal, non meno importante è l’altra semifinale, quella tra l’uruguaiano Pablo Cuevas e l’austriaco Dominic Thiem. Per il sudamericano si tratta del risultato più importante in carriera ma anche del giusto premio ad una crescita costante. Il 31enne si è spinto sempre più in alto negli ultimi anni, raggiungendo vittorie importanti come il torneo di Rio de Janeiro dello scorso o quello di San Paolo, di cui è detentore da tre anni. Già a Montecarlo aveva fatto vedere cose interessanti, battendo Wawrinka e perdendo ai quarti di finale contro Lucas Pouille un match che sembrava avere in pugno. A Madrid Cuevas ha senza dubbio sfruttato un tabellone diventato agevole dopo l’eliminazione proprio di Wawrinka, ma la vittoria di ieri contro Alexander Zverev è notevole per sagacia tattica e forza mentale. La partita infatti si era messa male in avvio, ma l’uruguaiano è stato bravissimo a girarla dalla sua parte. Non sarà facile per lui, con un altro giovane rampante come Dominic Thiem. L’austriaco non è più una sorpresa ed anzi, è oramai una certezza a questo livello. Il 2017 deve necessariamente essere l’anno della consacrazione, dopo che l’anno scorso è entrato tra i primi dieci ma ha sfruttato male la chance di giocare su un palcoscenico importante come quello delle ATP Finals. Quest’anno invece, si è già messo in mostra sulla terra e uscendo dai soliti nomi noti, sta diventando lui il primo da tenere in considerazione in caso di vittoria. La partita però, nasconde parecchie insidie per lui, non solo per le caratteristiche dell’avversario, ma perché è favorito, condizione per lui nuova a questo livello. Vedremo come reagirà. L’occasione è certamente ghiotta per entrambi: arrivare in semifinale di un Masters 1000 e non trovarsi di fronte uno tra Federer, Nadal, Djokovic e Murray potrebbe non capitare più.
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Foto: Twitter Mutua Madrid Open