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Tennis, Masters 1000 Madrid 2017: Rafael Nadal da 10, favorito senza rivali?
Questo 2017 per il tennis maschile continua ad essere accompagnato da una colonna sonora tipicamente evergreen. Dopo i trionfi di Roger Federer, negli Australian Open, Masters 1000 di Indian Wells e Miami, è stato Rafael Nadal a prendere il testimone non volendo essere da meno al suo amico/rivale svizzero, facendo incetta di record sul “red carpet” di Montecarlo e sulla terra amica di Barcellona.
10 vittorie in altrettanti incontri, 10° successo nel Principato e 10° trionfo in Catalogna. E’ senza dubbio il “10”, il numero ricorrente per Rafa in quest’annata da “Ritorno al Futuro“. Il fenomeno di Manacor, forte anche dei risultati sul cemento (finali a Melbourne, Acapulco e Miami), ha rafforzato le sue sicurezze e sul rosso è tornato a dettar legge in maniere incontrastata.
L’essere indiscusso giocatore più forte di tutti i tempi su questa superficie è ormai cosa acclarata (51 tornei vinti carriera sulla terra battuta e Guillermo Vilas messo dietro) e le conferme sono continue. La rabbia agonistica dimostrata fino ad ora è sempre la solita e se magari, a volte, il suo dritto ad uncino non raggiunge le stesse profondità di un tempo, ciò è comunque sufficiente per ritenerlo il favorito n.1 in vista del 1000 di Madrid.
Una condizione favorita anche dai problemi fisici dei suoi rivali più accreditati. Se è vero che Federer, capace di sconfiggerlo tre volte (negli Open Australiani, in California ed in Florida), potrebbe puntare solo a disputare il Roland Garros, sia Novak Djokovic che Andy Murray sono lontani dalla loro miglior forma. Il n.1 del mondo, reduce dai ko nel secondo turno di Montecarlo e in semifinale a Barcellona, non sembra essere in grado di replicare l’impresa di due anni fa quando superò il maiorchino in finale, piuttosto nettamente (6-3 6-2), anche se la “veloce” terra madrilena potrebbe adattarsi al suo gioco. Per lo stesso motivo Nole, vincitore degli Internazionali di Francia nel 2016, superato nei quarti di finale del Principato da David Goffin contro il quale non aveva mai perso, non ha ancora ritrovato la sua solidità fisica e soprattutto mentale.
Guardando ai giovani, i vari Dominic Thiem (finalista a Barcellona), Alexander Zverev e Nick Kyrgios, soprattutto sotto il profilo della continuità, non sembrano avere ancore le carte in regola per impensierire il “Despota della terra”. Pertanto anche nella capitale iberica ci potrebbe essere un nuovo soliloquio…
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Australian Open