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Tennis, pre-qualificazioni Roma 2017: inizia la fase finale di un percorso cominciato a dicembre

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È iniziato nella giornata di ieri, il tabellone principale delle pre-qualificazione agli Internazionali BNL d’Italia 2017. Si tratta di un format ormai consolidato, lanciato dalla FIT nel 2011 per offrire a tutti i suoi tesserati, anche quelli senza classifica, di potersi giocare la qualificazione al torneo più importante del tennis italiano. I numeri testimoniano un grande successo organizzativo. Se lo scorso anno furono più di 9mila i giocatori partecipanti, nel 2017 queste cifre sono state quasi raddoppiate con quasi 16mila iscritti che hanno intrapreso il lungo percorso per arrivare a giocare sui campi del Foro Italico. La novità di questa stagione è stata l’allargamento ai tornei provinciali: a fine dicembre è infatti cominciata la prima fase in diverse province d’Italia, che ha consentito l’accesso alla seconda fase, quella regionale, dalla quale sono usciti i 38 qualificati alla fase nazionale, scattata ieri a Roma. I due tabelloni, maschile e femminile, sono entrambi a 48 giocatori: gli ultimi 10 posti infatti, sono stati selezionati dai responsabili del Settore Tecnico. Il premio finale è ambitissimo: 3 wild card per il tabellone principale (2 in campo maschile, 1 in quello femminile) e 8 per le qualificazioni (4 uomini, 4 donne). In palio inoltre, anche due wild card per il main draw di doppio, una al maschile ed un’altra al femminile.

Sicuramente è un’ottima iniziativa da parte della Federazione, che però non sembra funzionare come dovrebbe. L’organizzazione del torneo di Roma infatti, non può riservare tutte le wild card ai giocatori italiani ed ha quindi deciso di metterle in palio organizzando le pre-qualificazioni, dando questa possibilità a tutti i suoi tesserati. I giocatori che però dovrebbero sfruttare questa opportunità, sembrano non apprezzarla. Dando infatti uno sguardo al tabellone maschile, si può notare come siano assenti i giovani più promettenti del panorama italiano, ovvero Matteo Donati, Gianluigi Quinzi e Stefano Travaglia. Gli intenti sono comunque giustificabili: Donati e Travaglia, ad esempio, hanno gareggiato questa settimana nel Challenger di Ostrava, con il secondo arrivato addirittura in finale. Cercare di competere con giocatori di livello sempre più alto è certamente giusto, per giovani con ambizioni importanti come gli italiani. Il torneo di Roma però, si disputa una volta all’anno: perché dunque non sacrificare una settimana della propria programmazione per tentare di qualificarsi ad uno dei tornei più importanti del calendario internazionale? Il gioco vale la candela: nelle pre-qualificazioni c’è sì il rischio di mettersi in gioco contro giocatori di livello sicuramente inferiore (e forse proprio questo fa paura) ma c’è soprattutto la possibilità di bypassare le qualificazioni vere e proprie (più dure) ed entrare direttamente in tabellone. A quanto pare sono in pochi i giovani a pensarla così. Sono inoltre assenti anche Alessandro Giannessi, che dovrebbe entrare nelle qualificazioni, e Simone Bolelli, al quale invece dovrebbe andare una delle due wild card che l’organizzazione non ha ancora assegnato.

Diverso invece, il discorso in campo femminile. Le prime due teste di serie saranno Jasmine Paolini e Martina Trevisan, recentemente entrate nel giro della Fed Cup ed in procinto di realizzare il salto nel circuito WTA. Presente inoltre anche Camilla Rosatello, convocata nello spareggio contro Cina Taipei, così come Claudia Giovine, vincitrice l’anno scorso, Georgia Brescia e Jessica Pieri, tutte tra le prime 300 del ranking mondiale. Solo per una di queste ragazze ci sarà l’ingresso diretto nel tabellone principale, ma saranno pronte a darsi battaglia per cercare di far crescere un movimento, quello femminile, che al momento non sembra avere un futuro particolarmente roseo.

 

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Foto: Internazionali BNL d’Italia

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