Ciclismo
Tour de France 2017: Fabio Aru, in cerca di risposte al Giro del Delfinato
Fabio Aru non corre dalla Tirreno-Adriatico, nel mese di marzo. Da quel momento, l’attesa per il Tour of the Alps e il Giro d’Italia 2017, che però sono sfumati a causa di un allenamento occorso in allenamento. Il sardo, ora, dovrebbe tornare alle competizioni al Giro del Delfinato per poi fare rotta sul Tour de France.
Proprio la Grande Boucle che lo scorso anno lo ha respinto (fuori dalla top 10 in classifica generale) diventerà quindi il principale obiettivo della sua stagione: pochi chilometri a cronometro e tanta salita potrebbero esaltare le sue caratteristiche, nonostante i forti interrogativi sul suo stato di forma. Innanzitutto, non è mai facile cambiare obiettivo in corsa, anche quando si è obbligati: Fabio ha dovuto affrontare un periodo di riposo abbastanza consistente e da quel momento, di fatto, tornare ad affinare la condizione in vista degli obiettivi futuri.
Solo dopo il Giro del Delfinato, però, si potrà dire con certezza come Aru si presenterà al Tour de France. Fino ad ora in stagione ha combinato poco, complice anche il già citato infortunio, ma sopratutto ha bisogno di cancellare un 2016 che ha regalato poche soddisfazioni, andando ad arrestare quello che sembrava un percorso di crescita ormai lanciato dopo il successo alla Vuelta a España 2015. A tal proposito: Tom Dumoulin, suo avversario nell’occasione, ha vinto il Giro d’Italia 2016. Considerando che sono anche coetanei, anche per Aru è arrivato il momento di lanciare un segnale importante a se stesso, alla squadra e a tutto il mondo delle due ruote dopo gli ottimi scenari che sembrava potessero aprirsi davanti a lui.
A quasi 27 anni non stiamo certamente parlando di una carriera che rischia di perdersi, però Aru non è più un giovanissimo e sta entrando in quella che dovrebbe essere la finestra migliore della sua vita agonistica. Noi lo aspettiamo a regalare spettacolo sulle strade della Francia.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Valerio Origo
