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Editoriali

Verso Tokyo 2020 – Italia, che avvio di stagione! Podi e vittorie su più fronti, tanti nomi nuovi

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Il primo scorcio del 2017 ha messo in risalto un’Italia giovane, gagliarda e competitiva su svariati fronti, quasi sempre con volti nuovi che rappresentano sin da ora le fondamenta per costruire una grande Olimpiade a Tokyo 2020.

La grande rivelazione delle ultime settimane è il karate, disciplina che farà il suo debutto a Cinque Cerchi proprio in Giappone. La Nazionale azzurra ha dato spettacolo agli Europei di Kocaeli, chiudendo al secondo posto nel medagliere alle spalle della Turchia. Se i veterani Sara Cardin e Luigi Busà vanno catalogati tra le certezze del kumite, stanno emergendo in maniera prorompente giovani di grande valore come Simone Marino, campione d’Europa dei pesi massimi a soli 20 anni, Angelo Crescenzo, Gianluca De Vivo, Silvia Semeraro e Clio Ferracuti. Nel kata, inoltre, Viviana Bottaro e Mattia Busato occupano stabilmente le prime cinque posizioni a livello mondiale. A Tokyo si assegneranno otto titoli nel karate e l’Italia, se lavorerà nel modo giusto, potrebbe puntare a vincere almeno 3-4 medaglie nel Sol Levante.

Il trionfo olimpico di Elia Viviani a Rio 2016 è coinciso idealmente con la rinascita del ciclismo su pista tricolore. L’Inseguimento a squadre maschile, trascinato da un super Filippo Ganna (argento nell’individuale), ha conquistato un bronzo iridato che mancava da 20 anni, mentre le azzurre, vincitrici della Coppa del Mondo, si sono accontentate del quarto posto dopo aver dimostrato di possedere ancora ampi margini di miglioramento. Anche nell’omnium Elisa Balsamo e Simone Consonni appaiono molto più che delle semplici promesse. L’anello debole resta quello della velocità: la sensazione è che in questo settore serva un progetto mirato e di lungo periodo per cercare di produrre degli effetti in vista delle Olimpiadi 2024.

Non ha deluso le attese Frank Chamizo nella lotta. L’italo-cubano non ha risentito del cambio di categoria (dai -65 ai -70 kg), agguantando la seconda medaglia d’oro europea consecutiva. L’impressione è che la sconfitta in semifinale a Rio, solo alleviata dalla successiva medaglia di bronzo, abbia reso lo Spartacus azzurro ancora più agguerrito e motivato. Nel complesso, stiamo parlando di uno dei più grandi fuoriclasse contemporanei dello sport italiano. Inaspettato (e un po’ a fortuna) è arrivato anche un bronzo nel comparto femminile grazie a Sara Da Col, mentre nella greco-romana ha sfoderato un potenziale interessante il giovane Riccardo Abbrescia.

Se la lotta ride, il judo per il momento serra le labbra: dagli Europei di Varsavia, infatti, non sono arrivate medaglie. Non si tratta, tuttavia, di un ridimensionamento dopo la grande abbuffata olimpica (dove arrivarono un oro ed un argento). Ai Mondiali l’Italia riabbraccerà l’olimpionico Fabio Basile, mentre è in recupero da un infortunio anche il talentuoso Elios Manzi. Insieme ad Odette Giuffrida e Matteo Marconcini, in attesa della definitiva esplosione di Antonio Esposito, formano uno zoccolo duro di assoluta qualità perché giovane e futuribile.

L’Italia si conferma ad altissimi livelli anche nella ginnastica ritmica, dove il ricambio generazionale non scalfisce la competitività delle Farfalle. I podi nelle tappe di Coppa del Mondo indicano che le azzurre potranno puntare ad un risultato prestigioso ai Mondiali che si terranno a settembre a Pesaro.

Ottimo anche l’avvio del tiro con l’arco, capace di dominare il medagliere agli Europei indoor a Vittel: azzurri padroni sia nell’individuale con David Pasqualucci sia nella prova a squadre, con tanto di successo per 6-2 in finale sui cugini francesi. Pasqualucci e Mauro Nespoli sono i punti di riferimento di una compagine in cui stanno progredendo Matteo Fissore e Massimiliano Mandia, senza dimenticare i veterani Marco Galiazzo e Michele Frangilli. Se possibile, promette ancora meglio il settore femminile: se Claudia Mandia e Guendalina Sartori sono entrate nella fase migliore della carriera, da dietro spingono con vigore giovani ruspanti e di talento come Vanessa Landi e Tatiana Andreoli.

Eccellente anche il rendimento della vela. Gli Europei dello scorso fine settimana hanno portato in dote all’Italia ben 3 medaglie. Elena Berta e Sveva Carraro, argento nella rassegna continentale, hanno compiuto un salto di qualità straordinario nella classe 470, così come il giovane Mattia Camboni, bronzo nell’RS:X, ha acquisito ormai la maturità giusta per competere stabilmente per piazzamenti di lustro internazionale. Importante anche il rientro della veterana Flavia Tartaglini, subito sul podio nell’RS:X. Non va dimenticato, poi, un altro big come Francesco Marrai, stabilmente tra i top3 nelle prime tappe stagionali di Coppa del Mondo nel Laser.

Dopo anni di anonimato, l’Italia è finalmente rinata anche nell’equitazione! A Lorenzo De Luca spetta virtualmente, per ora, la palma di sportivo rivelazione di questo 2017. Grazie al trionfo di Shanghai, ha conquistato la vetta del Global Champions Tour, salendo inoltre al sesto posto nel ranking mondiale. Benissimo anche Alberto Zorzi, terzo nella stessa gara vinta in Cina da De Luca e capace di aggiudicarsi la tappa di Coppa del Mondo ad Oslo. Nel complesso, il Bel Paese vanta finalmente una profondità che mancava da decenni. Una rosa in cui spiccano cavalieri in grande forma come Emilio Bicocchi, Juan Carlos Garcia, Bruno Chimirri, Emanuele Gaudiano, Piergiorgio Bucci e Paolo Paini. Dopo anni di assenza, l’obiettivo è tornare a qualificare la squadra di salto per i Giochi di Tokyo 2020.

Promosso a pieni voti anche il sollevamento pesi. Mirco Scarantino si è confermato campione d’Europa per il secondo anno di fila nei -56 kg e, dopo il settimo posto olimpico, ora l’asticella si sposta verso il podio mondiale. Con Antonino Pizzolato in recupero da un infortunio, hanno ben impressionato sia Mirko Zanni (argento nello strappo nei -69 kg) sia la sorella d’arte Alessandra Pagliaro, quinta nei -48 kg: questi ultimi due, oltretutto, non sono così distanti da misure di prestigio anche al di fuori dei confini continentali.

Buoni ricambi nel pentathlon. Tra inevitabili alti e bassi, è piaciuto il classe 1998 Matteo Cicinelli, quinto nella tappa di Coppa del Mondo ad Il Cairo, dove invece Alice Sotero è giunta terza davanti alla compagna di squadra Gloria Tocchi. Anche il taekwondo, dopo non aver staccato alcun pass per Rio 2016, appare in decisa crescita con alcuni giovani già stabilmente nel gotha internazionali, tra cui Daniela Rotolo, Cristina Gaspa e Roberto Botta, con Sarah Al Halwani e Vito Dell’Aquila in rampa di lancio. In attesa di definire, poi, la questione della formidabile Ana Chiuchitu, moldava residente a Brescia e dotata di una classe cristallina, pur se non ancora in possesso della cittadinanza italiana (potrà richiederla a luglio al compimento della maggiore età). CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’

Se scherma e tiro a volo si confermano miniere fruttifere e vitali, andranno monitorate nelle prossime settimane le situazioni di canoa e canottaggio, in attesa dell’estate con il suo caleidoscopio di eventi (su tutti i Mondiali di nuoto ed atletica).

Attenzione, a dispetto di un inizio di 2017 più che incoraggiante, il cielo azzurro non è esente da nubi. Ciclismo su strada, ginnastica artistica, tennis…Ma di questo parleremo più diffusamente nei prossimi giorni.

federico.militello@oasport.it

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