Pallavolo

Volley, SuperLega – Finale Scudetto, la pagelle di gara2: Juantorena incredibile, Lanza con l’orgoglio, Giannelli fatica, Sokolo e Kovar fanno male

Pubblicato

il

Ieri sera si è disputata la gara2 della Finale Scudetto di volley maschile. Civitanova ha sconfitto Trento per 3-2, espugnando il palazzetto dei dolomitici dopo oltre un anno di imbattibilità e ipotecando la conquista del quarto tricolore della sua storia. Di seguito le pagelle dei giocatori scesi in campo.

 

CIVITANOVA:

OSMANY JUANTORENA: 9. Prestazione sbalorditiva da parte della Pantera che si è ampiamente riscattato dell’opaca prestazione di Champions League e ha trascinato la sua squadra verso il successo, ipotecando il tricolore. Sale in cattedra quando il gioco si fa duro e mette in chiaro le cose con 25 punti (2 muri, 2 aces), un incredibile 60% in attacco e il 64% in ricezione. Mattatore indiscusso.

JENIA GREBENNIKOV: 8. Il libero è decisivo, ancora una volta. Domina lo scontro diretto con Colaci, si prodiga in grandissime difese, riesce sempre a fare la differenza e agevola le rigiocate dei compagni.

TSVETAN SOKOLOV: 7. Ha faticato a esprimersi ai migliori livelli, ha sbagliato diversi palloni e non è stato incisivo come invece ci ha abituato. Nel tie-break torna a scaldarsi e riesce comunque a chiudere con un eccellente ventello.

MICAH CHRISTENSON: 7,5. Un plauso alla sua regia, sempre incisiva e di qualità. Ha insistito a ripetizione su Juantorena, non ha trascurato Sokolov nonostante le difficoltà, ha puntato su Kovar quando era in palla e non ha tagliato fuori Stankovic.

DRAGAN STANKOVIC: 8. Un vero capitano che sogna lo scudetto e ruggisce nel momento più importante, giocando degli eccezionali primi tempi e timbrando il cartellino anche con 3 muri. Va agevolmente in doppia cifra (15) da autentico protagonista.

JIRI KOVAR: 7,5. Da posto 4 si è fatto apprezzare, anche nella fase calda nei vari set giocati. Lo schiacciatore non delude le aspettative e si distingue in tutti i fondamentali, chiudendo in doppia cifra (14).

DAVIDE CANDELLARO: 6. Non una grandissima partita ma un paio di primi tempi hanno comunque fatto la differenza.

TRENTO:

FILIPPO LANZA: 8. Quello che ha fatto nel quarto set è ai limiti dell’impossibile. Trento è sotto 24-21, ma trascinata dal capitano riesce ad annullare tre match-point, a ribaltare la contesa e a portare l’incontro al tie-break. Peccato poi che nel momento decisivo siano mancate le energie.

JAN STOKR: 8. Quando un opposto segna 27 punti c’è poco da dare: ha giocato la sua eccezionale partita. Peccato che non sia bastato e che si sia eclissato nel momento cruciale.

TINE URNAUT: 5. Ci si poteva aspettare qualcosa in più dallo schiacciatore sloveno che invece va in apnea per tre set e, con il 35% in attacco, si accomoda in panchina.

SIMONE GIANNELLI: 6,5. Non è stata la partita migliore della stagione, ha commesso alcuni errori di impostazione, non è riuscito a variare costantemente il gioco ma le stampate su Juantorena e il rush finale del quarto set valgono la sufficienza

MASSIMO COLACI: 5/6. Perde nettamente lo scontro diretto con Jenia Grebennikov, fatica contro le bordate di Civitanova.

SIMON VAN DE VOORDE: 5. Il centrale è totalmente mancato, venendo sostituito nel corso del terzo set.

DANIELE MAZZONE: 7. Dal terzo set è stato titolare fisso, ha cambiato la partita con i suoi muri e i primi tempi, mettendosi in gran luce.

SEBASTIAN SOLÈ: 7. Il centrale ha insistito, ha fatto male a Civitanova, ci ha provato fino in fondo.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version