Pallavolo
Volley, ha vinto la squadra più forte: Civitanova indemoniata tricolore, Juantorena la stella di un sestetto super. Blengini al primo scudetto, Trento da applausi
Ha vinto la squadra più forte. Frase scontata ma che calza a pennello per Civitanova, capace di laurearsi meritamente Campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. La Lube ha vinto uno scudetto che non è mai stato in discussione né durante una Finale letteralmente dominata contro Trento (sonoro 3-0 nella serie, rimasta in bilico solo in gara2 quando i dolomitici hanno perso l’imbattibilità casalinga al tie-break), né durante tutti i playoff in cui i cucinieri hanno perso soltanto un match (contro Modena a cui hanno poi sfilato il tricolore).
Lo strapotere dei marchigiani si è visto durante l’intera stagione, dominando la regular season e vincendo a mani basse la Coppa Italia, anche quella volta in Finale conto gli uomini di Lorenzetti. L’unico neo è stata la semifinale di Champions League persa la scorsa settimana contro Perugia: questa Civitanova era l’unica che probabilmente poteva impensierire lo Zenit Kazan.
Già alla vigilia della SuperLega, subito dopo le Olimpiadi di Rio 2016, la Lube partiva con tutti i favori del pronostico dopo l’ultima deludente annata conclusa con tre semifinali perse. In questa stagione gli uomini di Chicco Blengini, al primo scudetto della carriera dopo l’argento a cinque cerchi e prima di sedersi esclusivamente sulla panchina dell’Italia, hanno dimostrato la loro maggior caratura tecnica perdendo soltanto 4 partite entro i nostri confini.
Lo squadrone costruito dalla società è risultato inarrivabile per l’intera concorrenza e la tifoseria biancorossa è tornata a festeggiare dopo tre anni dall’ultimo titolo, quello legato a Ivan Zaytsev. Dopo i successi del 2006, 2012 e 2014, Civitanova esulta nuovamente, per la prima volta nella sua storia davanti al proprio pubblico (Eurosuole gremito da più di 4000 persone).
L’icona di questo scudetto è indubbiamente Osmany Juantorena che ha trionfato al cospetto della sua ex squadra con cui aveva già vinto due tricolori. La Pantera ha siglato la tripletta personale, straripante durante l’intera stagione: un autentico fenomeno in tutti i fondamentali, leader carismatico di una squadra unita e senza apparenti punti deboli.
Sono state decisive le bordate dell’opposto bulgaro Tsvetan Sokolov: i suoi potentissimi attacchi hanno fatto la differenza, risultando imprendibili. L’asso in più nella manica è stato Jiri Kovar, tornato in condizione a stagione in corso dopo un 2016 complicato e risultato incisivo come ai bei tempi: spalla insostituibile di Osmany Juantorena, il suo recupero ha permesso a Blengini di poter schierare Jenia Grebennikov, il libero più forte del mondo e i cui recuperi sono stati sempre sbalorditivi. La regia di Micah Christenson è stata speso sottovalutata ma è grazie a lui se la squadra ha girato a meraviglia.
Torna a sorridere anche il capitano Dragan Stankovic, centrale dal cuore infinito che non ha mai mollato la nave e che ha creduto in questa impresa, affiancato dall’ottimo Davide Candellaro, vera rivelazione di questa SuperLega anche in ottica Nazionale.
Un plauso va anche a Trento che da grande sfavorita non ha mai mollato, andando oltre qualsiasi aspettativa della vigilia. Sulla carta i dolomitici erano più deboli rispetto a Perugia e Modena eppure sono riusciti a regalarsi l’ottava finale della loro storia (la quarta persa). Angelo Lorenzetti è un coach che cambia gli equilibri (lo ha dimostrato lo scorso anno trionfando con Modena) e che ha saputo esaltare nel migliore dei modi Simone Giannelli e Filippo Lanza, le due grandi stelle di una vera squadra dal cuore infinito.
Si chiude qui una stagione emozionante e palpitante, caratterizzata da grandi match e da un tasso tecnico particolarmente elevata. Trento, Civitanova e Perugia disputeranno la prossima Champions League (sulla carta c’è anche il Mondiale per la Lube); Modena andrà in CEV Cup mentre Ravenna parteciperà alla Challenge Cup. Non ci sono retrocessioni, si attende di sapere quale sarà la promossa dalla Serie A2.
(foto pagina Facebook Lube Volley)