Atletica
Atletica: Fabrizio Donato e Marco Fassinotti si fermano nuovamente. Ora i Mondiali sono in serio rischio!
Lo scorso weekend di Coppa Europa, svoltosi a Villeneuve d’Ascq (Francia) è stato disastroso per l’atletica italiana. No, non parliamo del settimo posto raccolto dagli azzurri, o meglio, non solo di quello. Le cattive notizie arrivano dagli ennesimi infortuni di due atleti di punta, ovvero Fabrizio Donato, il capitano, e Marco Fassinotti. Le situazioni di entrambi i campioni italiani sono più complicate di quello che inizialmente poteva sembrare e per tutti e due serve quasi un miracolo per partecipare ai Mondiali di Londra.
Donato si è fermato nel corso del secondo tentativo della sua gara di salto triplo, quando su uno degli ultimi appoggi ha sentito un problema al quadricipite della coscia destra. L’infortunio non appare di gravissima entità: il suo programma di recupero infatti, prevede riposo assoluto ed un nuovo controllo tra una decina di giorni. Il problema è che l’impegno iridato incombe: la rassegna di Londra inizierà il 4 agosto e già il 7 si svolgeranno le qualificazioni del salto triplo. “Non ci sono buone notizie. La mia coscia ha bisogno di tempo“, ha dichiarato un preoccupato Donato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Saltano dunque le presenze previste agli Assoluti di Trieste ed in Diamond League. Il finanziere laziale, a 41 anni, proverà a fare il miracolo e presentarsi a Londra.
Diversa ed ancora più complicata la situazione di Marco Fassinotti. Il torinese ha avvertito un fastidio al piede sinistro, quello di stacco, lo stesso che lo ha tenuto fuori un anno per una frattura all’astragalo. L’incidente è occorso sull’ultimo tentativo a 2,26 (ha chiuso la gara secondo a 2,22). “Ho avvertito un fastidio, ma nulla di preoccupante. Poi con il passare delle ore la caviglia si è gonfiata. L’osso per fortuna ha retto, non c’è una vera e propria lesione, ma la contusione ha causato un edema alla parte mediale dell’arto che ora deve riassorbirsi. Su una pedana un po’ dura, sono finito un po’ troppo sotto l’asticella, ho frenato e da lì la botta: saltare in gara non è come saltare in allenamento“. Anche per lui riposo forzato di dieci giorni e situazione che verrà rivalutata. Nel suo caso però, un altro problema: il minimo per partecipare ai Mondiali (2,30) non è ancora stato raggiunto e le occasioni scarseggiano, nonostante anche una misura di 2,27 possa bastargli.
alessandro.tarallo@oasport.it
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