Atletica

Atletica, Fabrizio Donato infinito: a 40 anni volo stellare a 17.32, mai così lungo dal bronzo olimpico! Quarta misura al Mondo

Pubblicato

il

Fabrizio Donato è sempre più infinito e a quasi 41 anni ha saltato un eccezionale 17.32 al suo esordio stagionale all’aperto nel salto triplo dopo che in inverno aveva vinto l’argento agli Europei indoor. A Pierre-Bénite (Francia), il bronzo delle Olimpiadi di Londra 2012 ha realizzato il miglior risultato degli ultimi cinque anni: era proprio dalla Finale a cinque cerchi che non saltava così (in quell’occasione si spinse fino a 17.48). Vanta un personale all’aperto di 17.60 risalente al 2000, mentre indoor si è spinto fino a 17.73 nel 2011.

La misura buona è arrivata al quinto tentativo e gli vale il quarto posto nelle liste mondiali stagionali, addirittura il primo in quelle europee. Il laziale ha ampiamente ribadito il minimo per i Mondiali di agosto a Londra, fissato a 16.80 e già strappato durante la rassegna continentale al coperto (17.13). A margine ricordiamo anche che questo è il Record del Mondo master M40 (uomini over 40, ritoccato il suo 16.93).

Queste le parole rilasciate alla FIDAL da parte di quello che è anche il coach di Andrew Howe: “Non finisco mai di stupirmi forse questo è l’esordio più bello della mia carriera. Mi diverto, lo faccio per me stesso e non mi pongo limiti. Se devo essere sincero, il risultato di oggi non mi sorprende troppo, perché in allenamento riesco a fare ottime cose. Non è stata una gara lineare, con un nullo all’inizio e poi alcuni salti non perfettamente eseguiti. Ho cercato quindi di piazzarne uno normale ed è uscito un 17,32. Sono contento perché esco dalla pedana senza dolori e non succedeva da un po’ di tempo, nonostante i cinque salti veri senza considerare l’ultimo, una passerella senza staccare. E perché c’è un bel gruppo di triplisti italiani con tanta voglia di fare, “bio” e a “chilometri zero” come mi piace dire, assistiti dal fisioterapista Matteo Pusceddu che ci ha seguiti anche in questa trasferta. Punto in alto, altrimenti non sarei qui. Ora ho un paio di settimane per recuperare energie, soprattutto nervose, in vista degli Europei a squadre di Lilla, dove c’è stato il salto più lungo della storia, il 18,43 ventoso di Jonathan Edwards nel 1995”.

 

(foto FIDAL/Colombo)

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version