Baseball
Baseball, Coppa dei Campioni 2017: per la T&A San Marino la finale resta un sogno
San Marino ci credeva, aveva costruito una squadra per puntare alla Coppa, teoricamente rinforzata sul monte di lancio, con otto lanciatori da utilizzare nella settimana tedesca. E invece ne è bastato solo uno per mandare al tappeto la T&A. Diegomar Markwell, 37 anni ad agosto, rimasto in pedana tutta la partita chiusa con 121 lanci. Praticamente intoccabile dal terzo inning in avanti e quando le mazze sammarinesi l’hanno toccato, ci ha pensato l’esterno centro Daantji a togliere le castagne dal fuoco con due prese meravigliose in tuffo. Il Neptunus l’ha vinta (7-1) sfruttando le difficoltà di quello che doveva essere il reparto più affidabile dei titani, il monte di lancio.
Nanni ha scelto Kimborowicz come partente, è durato poco più di quattro inning, dopo aver incassato i primi due punti dei “tulipani” frutto di tre doppi (due consecutivi al 4° e uno al 5°). Salito Perez che ha chiuso il quinto inning, ha retto il sesto ma al settimo è stato toccato duro, ha sbagliato una scelta difensiva sul bunt e ha lasciato la pedana ad Ascanio. Sul secondo rilievo della T&A però il Neptunus ha chiuso la partita: singolo interno, un colpito a basi piene e il singolo da due punti di Muller a mandare i titoli di coda sulla prima semifinale. San Marino infatti ha prodotto solo un punticino al nono inning (volata di Avagnina a basi piene) e oggi tornerà in campo in una finale per il terzo posto che servirà solo per le statistiche.
di Carlo Ravegnani (www.baseball.it)