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Basket femminile, Europei 2017: Italia, il cuore non è bastato. Ma il sogno Mondiale è ancora vivo

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È difficile analizzare una sconfitta come quella che l’Italia ha patito contro il Belgio ai quarti di finale degli Europei. È difficile perché le ragazze e lo staff tecnico ci credevano, e noi con loro. Le nostre avversarie però, si sono rivelate troppo forti, hanno meritato, punendo ogni minimo errore commesso dalla squadra azzurra. Da un punto di vista strettamente tecnico, sapevamo che il Belgio avrebbe cavalcato il gioco in area. Come potrebbe essere altrimenti quando hai due giocatrici del calibro di Ann Wauters ed Emma Meesseman. Le due torri belghe ci hanno messo fortemente in difficoltà, scavando il solco già nel primo quarto e costringendoci a rincorrere sin dall’avvio. Quando l’Italia sembrava però aver trovato le contromisure, riavvicinandosi nel punteggio, ecco che allora le Belgian Cats hanno trovato continuità dall’arco, con una Kim Mestdagh spaventosa con tre triple una dopo l’altra. È lì che ti cadono le braccia e capisci che serve “qualcosa in più”.

Quel qualcosa in più in effetti è arrivato dopo l’intervallo. Le azzurre sono tornate in campo con grande voglia, lottando su ogni pallone, compattandosi ancora di più in difesa. La grinta azzurra ha il volto di Giorgia Sottana, una combattente nata. La giocatrice di Schio ha infiammato il terzo periodo siglando 11 punti ed ispirando Cecilia Zandalasini. Le azzurre non potevano che affidarsi alle loro due stelle per rimontare e riaprire l’incontro. Il basket però è uno sport crudele: proprio quando potevamo pensare di giocarcela, ecco che il Belgio ha iniziato il quarto periodo travolgendoci. Meesseman e Wauters riprendevano a dominare il pitturato e stavolta il fuoco era incrociato perché le belghe continuavano a bombardarci anche dall’arco. Davvero troppo per l’Italia. Probabilmente è in questo momento che sarebbe servita Laura Macchi. La Nazionale aveva bisogno della sua veterana, di una giocatrice esperta, capace di capire il momento e fare quelle piccole cose utili a far passare la tempesta e riprendere a navigare. Chicca però, non ha potuto fare altro che guardare le sue compagne da bordo campo.

L’Italia ha provato a metterci il cuore, ma non è bastato. Le giocatrici di Capobianco hanno disputato un’ottima partita e ridurre una sconfitta a dei singoli errori non è giusto e non renderebbe giustizia al cuore di queste ragazze, alle quali davvero non si può rimproverare nulla. Certo, giocare i quarti di finale di un Europeo contro il Belgio era un’occasione ghiotta e, forse, irripetibile, ma le nostre avversarie hanno meritato sul campo e bisogna accettarlo. In fretta. Sì, perché aldilà della semifinale sfiorata, il vero obiettivo per cui le azzurre si sono presentate in Repubblica Ceca si chiama Mondiale. L’Italia ora concorrerà per il quinto posto, l’ultimo utile, a meno di aiuti da parte della Spagna, per la rassegna iridata che si svolgerà proprio in terra iberica il prossimo anno. Ecco che allora occorrerà trasformare la delusione in carburante utile a continuare ad alimentare il sogno. Perché queste ragazze meritano che il loro sogno si trasformi in realtà.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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