Calcio
Calcio, Confederations Cup 2017: il Messico. Javier Hernandez il riferimento della compagine con più partecipazioni
Decima edizione della Confederation Cup 2017 in Russia, antipasto di quel che sarà il darsi in campo tra un anno nella rassegna iridata 2018 di calcio. Un evento che, come da tradizione, coinvolgerà otto Nazionali comprendenti i padroni di casa della Russia, la Germania, Campione del Mondo in carica, e i vincitori di tutti i tornei continentali, ossia il Portogallo (Europa), il Cile (Sud America), il Messico (Nord America, tramite Gold Cup), il Camerun (Africa), l’Australia (Asia) e la Nuova Zelanda (Oceania). Nel nostro viaggio di presentazione delle squadre partecipanti alla competizione focalizziamo la nostra attenzione su quella messicana. La compagine allenata da Juan Carlos Osorio è quella che può vantare (con il Brasile) il più alto numero di partecipazioni, ben sette, condite da una vittoria nel 1999, un terzo posto nel 1995 ed un quarto nel 2005. Tra le selezioni presenti, dunque, è l’unica ad essersi fregiata di un successo. Una formazione che ha in sè tanti elementi esperti ed alcuni giovani interessanti proprio per creare quel mix ideale tra qualità ed esperienza. Pensiamo, ad esempio, a Rafa Marquez, difensore ex Barcellona e Monaco, militante anche nel nostro campionato fino all’anno scorso con la maglia del Verona, e tornato a vestire la maglia del club che lo ha lanciato ovvero l’Atlas. Il classe ’79 è ancora un riferimento indiscusso in squadra per il carisma ed il modo di guidare la retroguardia: un elemento imprescindibile per lo scacchiere di Osorio. A centrocampo l’apporto di un calciatore del calibro di Hector Herrera condensa qualità e quantità: proprietà di palleggio, visione di gioco e grandi accelerazioni sono le armi del 27enne del Porto in evidenza anche nell’ultimo incontro del raggruppamento di qualificazione ai Mondiali in Russia 2018 a Città del Messico dove la selezione centroamericana ha pareggiato 1-1, nel mitico Estadio Azteca, contro gli Usa grazie alla marcatura di Carlos Vela. Riferimento offensivo poi, non può che essere Javier “Chicharito” Hernandez (14 gol stagionali con la maglia del Bayer Leverkusen) che in coppia con Raul Jimenez, punta centrale ben struttura del Benfica (11 gol nell’annata), può creare problemi a qualsiasi difesa. Una dato che poi colpisce particolarmente è che nelle partite di qualificazione (mondiali) siano ben 9 i giocatori andati a segno, a testimonianza di un collettivo assai omogeneo che sa giocare bene a calcio. Nell’ultima Copa America, l’avventura dei messicani si è interrotta ai quarti di finale per via di una pesante sconfitta (7-0) rimediata contro i cileni. E’anche per questo che i ragazzi di Osorio vanno in cerca di riscatto in questo torneo, inseriti nel raggruppamento A con Portogallo, Russia e Nuova Zelanda.
CONVOCATI – MESSICO
Manager: Juan Carlos Osorio
# | Pos. | Player | Date of birth (age) | Caps | Goals | Club |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | GK | Rodolfo Cota | 3 July 1987 | 1 | 0 | Guadalajara |
2 | DF | Néstor Araujo | 21 August 1991 | 15 | 2 | Santos Laguna |
3 | DF | Carlos Salcedo | 29 September 1993 | 9 | 0 | Fiorentina |
4 | DF | Rafael Márquez | 13 February 1979 | 139 | 18 | Atlas |
5 | DF | Diego Reyes | 19 September 1992 | 43 | 1 | Porto |
6 | MF | Jonathan dos Santos | 26 April 1990 | 22 | 0 | Villarreal |
7 | DF | Miguel Layún | 25 June 1988 | 51 | 5 | Porto |
8 | MF | Marco Fabián | 21 July 1989 | 34 | 8 | Eintracht Frankfurt |
9 | FW | Raúl Jiménez | 5 May 1991 | 51 | 10 | Benfica |
10 | FW | Giovani dos Santos | 11 May 1989 | 95 | 18 | LA Galaxy |
11 | FW | Carlos Vela | 1 March 1989 | 53 | 16 | Real Sociedad |
12 | GK | Alfredo Talavera | 18 September 1982 | 26 | 0 | Toluca |
13 | GK | Guillermo Ochoa | 13 July 1985 | 78 | 0 | Granada |
14 | FW | Javier Hernández | 1 June 1988 | 91 | 47 | Bayer Leverkusen |
15 | DF | Héctor Moreno | 17 January 1988 | 78 | 2 | PSV |
16 | MF | Héctor Herrera | 19 April 1990 | 52 | 4 | Porto |
17 | FW | Jesús Manuel Corona | 6 January 1993 | 27 | 7 | Porto |
18 | MF | Andrés Guardado | 28 September 1986 | 136 | 24 | PSV |
19 | FW | Oribe Peralta | 12 January 1984 | 55 | 23 | América |
20 | MF | Javier Aquino | 11 February 1990 | 42 | 0 | UANL |
21 | DF | Ricardo Reyes | 3 April 1991 | 3 | 0 | Atlas |
22 | FW | Hirving Lozano | 30 July 1995 | 14 | 1 | Pachuca |
23 | DF | Oswaldo Alanís | 18 March 1989 | 14 | 1 | Guadalajara |
Stella della squadra: Javier Hernandes (Bayer Leverkusen) per l’apporto realizzativo e morale che sa dare alla squadra. Un giocatore dotato di grande esperienza internazionale, abbinata ad una grande velocità e tecnica. E’ lui il punto di forza della compagine messicana.
Possibile rivelazione: Diego Reyes, difensore di proprietà del Porto, in prestito all’Espanyol, giocando 32 partite ed andando a segno in un’occasione, è tra gli elementi più talentuosi del roster messicano. Classe ’92, il calciatore è dotato di ottima tecnica di base, buon senso dell’anticipo e sa trattare bene la palla. La sua sicurezza con la palla tra i piedi, a volte, lo porta a rischiare più del dovuto ma non è senza dubbio un giocatore coi piedi ruvidi.
Il più giovane: A Hiriving Lozano (Pachuca) spetta la palma del più giovane con un gol siglato nel corso delle qualificazioni mondiali nel match vinto dal Messico contro Honduras 3-0. Attaccante, assai votato all’azione offensiva, è da tenere in considerazione.
Il più anziano: Esperienza e grande senso tattico guideranno Rafa Marquez (classe 1979) ancora una volta in quest’evento internazionale. Sarà ancora una volta lui la stella polare della difesa messicana.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da profilo twitter Javier Hernandez