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Calcio, Confederations Cup 2017: Messico-Nuova Zelanda 2-1. Jimenez e Peralta ribaltano il match nella ripresa, All Whites eliminati

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La Confederations Cup 2017 emette il suo primo verdetto. La Nuova Zelanda incassa la seconda sconfitta consecutiva ed è eliminata con sole due partite disputate nel gruppo A. Il carnefice degli All Whites è il Messico, che con un atteggiamento fin troppo spavaldo regala un tempo agli avversari, salvo svegliarsi nella ripresa e ribaltare la partita con le reti di Jimenez e Peralta, che rimediano al gol di Wood pochi minuti prima della fine del primo tempo. Gli americani ora possono guardare con fiducia all’ultima partita della fase a gironi contro i padroni di casa della Russia: basterà un pareggio per passare il turno e ottenere il pass per le semifinali.

Il ct messicano Osorio rinuncia in avvio ai suoi gioielli Ochoa, Moreno, Herrera, Vela e Hernandez e si affida ad un prudente 3-5-2, mentre il tecnico neozelandese Hudson opta per un solido 4-4-2 con Rojas in appoggio a capitan Wood in attacco. Il turnover dei messicani, tuttavia, si rivela un disastro e la Nuova Zelanda per lunghi tratti domina la partita, andando più volte vicina al gol con Wood, dopo due errori consecutivi di Giovani dos Santos nell’altra metà campo. Al 32′ Salcedo si fa male, ma Wood non si cura dell’avversario a terra e conclude a rete, trovando l’opposizione di Talavera e incappando nelle proteste di Osorio, che non nasconde il suo disappunto per la circostanza. Al 41′, però, ancora Wood approfitta di un errore di Araujo e, servito splendidamente da Lewis, non perdona e trafigge la porta messicana con un destro preciso che si insacca alle spalle di Talavera.

Per il Messico è una doccia fredda, ma nell’intervallo Osorio corregge il suo errore e inserisce Herrera. L’inerzia della partita magicamente cambia e gli americani nella ripresa sembrano tarantolati. Al 49′ Aquino e dos Santos sfiorano il pareggio, ma sul ribaltamento di fronte Wood si fa ipnotizzare da Talavera, dando il via alla crisi degli All Whites. Jimenez, infatti, al 54′ con una fantastica girata spara un bolide sotto la traversa che piega le mani a Marinovic e si insacca, regalando il pareggio al Messico. Lo stesso Jimenez, galvanizzato dal gol, si reinventa assistman e serve al centro Reyes, che di testa però non è preciso e fallisce l’occasione del raddoppio. Al 68′ si fa male Moreno, subentrato nel primo tempo a Salcedo, e Osorio è costretto ad un altro cambio obbligato, inserendo l’esperto Rafa Marquez. Ma al 72′ arriva la svolta: Aquino, letteralmente scatenato sulla fascia sinistra, regala un assist delizioso a Peralta, che con l’aiuto del palo trova il gol del 2-1 e mette il suo sigillo sulla rimonta messicana.

La Nuova Zelanda sembra sfinita, ma all’85’ si desta dal torpore e Thomas con un gran colpo a effetto centra il palo a portiere ormai battuto. Sul legno si infrangono anche i sogni della Nuova Zelanda e nel finale c’è tempo soltanto per una rissa furibonda, che fa arrestare il gioco per quattro lunghi minuti. L’arbitro, però, incredibilmente non prende provvedimenti pesanti nonostante l’impego della Var e dopo 8 minuti di recupero il Messico può festeggiare una vittoria preziosa, che lo proietta in testa alla classifica del gruppo A a pari merito con il Portogallo. L’ultima partita contro la Russia sarà decisiva per il passaggio del turno, mentre la Nuova Zelanda affronterà i lusitani per provare almeno a chiudere onorevolmente il torneo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Seleccion Nacional

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