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Calcio, Europei Under21 2017: Gigi Di Biagio rimane in sella? I possibili successori: Evani in pole position

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Il giorno dopo una sconfitta, dolorosa come quella subita ieri dalla Nazionale Under21, è sempre ricco di riflessioni ed analisi. Spietate per certi versi. Perché per quanto in una eliminazione si possano trovare lati positivi, che senz’altro ci sono, la discriminante, volente o nolente, per giudicare una prestazione sportiva rimane una ed una sola: il risultato. Lo sanno bene gli allenatori, le prime “vittime” di questo sistema di giudizi. E lo sa anche Gigi Di Biagio, il CT degli Azzurrini, uno dei primi ad essere sulla graticola dopo l’eliminazione della sua Under21. Al termine dell’incontro di ieri sera, a caldo, l’allenatore romano è stato eloquente. Ho sempre preferito parlarne dopo la fine degli Europei, ogni volta che mi è stato proposto, ha dichiarato ai microfoni di RaiSport riferendosi al rinnovo di contratto. Non si sa però, se le proposte di cui ha parlato risalgono a due anni fa oppure al biennio che si è appena concluso.

Il futuro di Di Biagio sarà probabilmente il primo punto all’ordine del giorno dei vertici federali. A favore della sua conferma ci sono dei meriti che senza dubbio possiamo attribuirgli. Come ha ammesso lui stesso, l’obiettivo del suo mandato era quello di rilanciare il calcio italiano a livello giovanile ed è stato uno dei principali artefici. Nel quadriennio appena terminato sono stati tanti i talenti passati nella sua Under21: dal Gallo Belotti, ora titolare con la Nazionale maggiore, ai vari Bernardeschi, Berardi, Rugani, Romagnoli, Zappacosta, fino ai più recenti Caldara, Conti, Chiesa, Pellegrini. Molti di questi sono esplosi con i rispettivi club, questo è vero, ma Di Biagio ha sicuramente contribuito alla loro crescita, grazie al lavoro svolto in collaborazione prima con Conte e poi con Ventura che ha consentito a molti dei sopracitati di debuttare già con la Nazionale maggiore.

Come detto però, la discriminante per giudicare il lavoro di un allenatore è il risultato. E qui arrivano le note dolenti della gestione Di Biagio. L’ultima Under21 è stata definita da molti la più forte di sempre: la definizione forse è eccessiva, perché è sempre difficile paragonare squadre di epoche diverse, ma possiamo sicuramente dire che in quattro anni l’allenatore romano ha avuto tanto talento a disposizione. Agli Europei di due anni fa è arrivata una deludente eliminazione alla prima fase. Certo, l’Italia ha chiuso terza dietro a Portogallo e Svezia che sono state poi le due finaliste, ma il tasso tecnico degli Azzurrini era certamente superiore a queste squadre. Quest’anno invece, l’Italia ha centrato la qualificazione alle semifinali ma il primo posto è stato frutto anche (se non soprattutto) della fortuna, al netto di una comunque grande partita disputata contro la Germania. La Nazionale infatti, si è trovata con le spalle al muro dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca, causata secondo molti dalle discutibili scelte del CT.

Inevitabile dunque, mettere in discussione l’ex giocatore di Roma e Inter. Con il talento che ha avuto tra le mani, non è riuscito ad andare aldilà di una semifinale, raggiunta per il rotto della cuffia, in quattro anni, in cui ha anche mancato la qualificazione olimpica. Troppo poco per l’Italia, la più titolata a livello Under21 con i suoi cinque titoli, l’ultimo dei quali però risale a 17 anni fa. Inevitabile dunque, anche accennare ad eventuali nomi per la successione. Su tutti, spicca sicuramente quello di Alberico Evani, attuale CT dell’Under20, fresca del terzo posto Mondiale, che potrebbe quindi essere “promosso” come già successo a Di Biagio quattro anni fa. A rinforzare la candidatura dell’ex giocatore del Milan c’è il fatto di conoscere già i giocatori che cominceranno il nuovo ciclo dell’Under21 e soprattutto le parole del presidente Tavecchio che commentò i recenti Mondiali di categoria con un eloquente la Nazionale del futuro“.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Uefa U21 Euro

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