Calcio
Calcio, Europei Under21 2017: il grande cuore dell’Italia ed un Bernardeschi punta centrale valgono la semifinale contro la Spagna
Chissà chi aveva parlato di giocatori viziati e di modelli sociologici sbagliati dove sarà finito dopo la prestazione dell’Italia negli Europei 2017 di calcio… Ci sarebbe proprio da chiederselo, ma magari starà festeggiando. Del resto il tifoso è così: entusiasmo nei momenti positivi e pessimismo cosmico in quelli bui.
Diciamolo: questa Nazionale ha zittito tutti o quasi. Era ben poche le speranze per il passaggio di turno e tra un Luigi Di Biagio finito, anche giustamente, sulla graticola per alcune scelte dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca ed i giocatori etichettati come “sopravvalutati”, l’avvicinamento al match decisivo (ultimo del raggruppamento C) contro la Germania, imbattuta e senza subire gol, non era dei più semplici. In conferenza stampa però, alla vigilia dell’impegno contro i tedeschi, determinazione e voglia di vincere albergavano negli occhi del ct e di Federico Bernardeschi, tra i calciatori più attesi della competizione e quelli più deludenti fino ad ora.
Gli Azzurrini erano con le spalle al muro: vittoria obbligata e con tanti gol, in caso di successo contemporaneo della Repubblica Ceca contro la Danimarca, già eliminata. Un impresa impossibile. Invece, il calcio, come la vita, ti sorprende sempre. A Cracovia va in scena un’Italia mai vista per determinazione e spirito di abnegazione. Forse anche pungolati dalle critiche i ragazzi di Di Biagio esibiscono alcuni numeri d’alta scuola e giocano per la squadra e non ognuno per conto proprio. La dimostrazione è il gol del vantaggio: palla rubata da Pellegrini e Bernardeschi a segno.
Un’azione sintomatica frutto anche dei cambiamenti di formazione: Andrea Petagna in panchina ed il n.10 da falso nueve, assistito ai lati da Berardi e Chiesa. Un modulo che convince ed esalta le doti del calciatore della Fiorentina che, giocando a tutto campo e tra le linee, riesce a disegnare calcio come pochi. Qualità ma anche tanta quantità. Il lavoro enorme di Benassi, Pellegrini e Gagliardini è eccezionale nel match di Cracovia dando modo alla difesa di rischiare il meno possibile contro avversari molto forti tecnicamente. L’inoperosità di Gigio Donnarumma nel corso del confronto sta a dimostrare ciò.
E’ vero, senza il 4-2 della Danimarca, le semifinali non potevano essere raggiunte ma ora, sopravvissuti al mare in tempesta, si può puntare all’incontro del 27 giugno contro la Spagna consci delle proprie qualità.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da profilo twitter Under21