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Calcio, Europei Under21 2017: Italia, che abbondanza! Giocatori come Gagliardini, Locatelli e Chiesa rischiano la panchina!

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Altro che penuria di giovani talenti in Italia. Una nidiata di nuove leve azzurre si appresta ad affrontare gli Europei Under21 con l’obiettivo dichiarato di arrivare fino in fondo e riportare nel Bel Paese un titolo che manca da ben 13 anni. Il ct Luigi Di Biagio avrà l’imbarazzo della scelta per definire l’undici titolare che domenica 18 giugno esordirà contro la Danimarca, ma districarsi tra le svariate opzioni che offre l’organico a sua disposizione appare una straordinaria opportunità piuttosto che un problema. L’Italia, infatti, dispone di un’abbondanza di talenti nelle zone nevralgiche del campo e tanti grandi protagonisti del campionato di serie A dovranno persino contendersi una maglia da titolare, pur avendo già collezionato qualche presenza con la Nazionale maggiore.

A blindare la porta degli azzurrini sarà Gigio Donnarumma, che a 18 anni è già in pianta stabile con il gruppo di Ventura e che è stato prestato ora alla causa dell’Under21 allo scopo di tarpare le ali agli attaccanti avversari e dare sicurezza all’intero reparto arretrato. Alle sue spalle, tuttavia, scalpita Alessio Cragno, enfant prodige finito sul taccuino delle big italiane dopo aver partecipato da protagonista alla storica promozione in A del Benevento, mentre Simone Scuffet ha dimostrato qualche anno fa tutto il suo talento all’esordio in massima serie con l’Udinese. Pochi dubbi anche per la coppia centrale difensiva, che sarà composta da Mattia Caldara e Daniele Rugani, che potrebbero presto raccogliere l’eredità di Barzagli e Chiellini con la maglia della Juventus. A destra l’atalantino Andrea Conti appare intoccabile dopo la straordinaria stagione effettuata a Bergamo, anche se non mollerà facilmente la presa Davide Calabria, forte delle 12 presenze collezionate nell’ultima stagione con la maglia del Milan. Sull’out sinistro è il granata Antonio Barreca a partire in netto vantaggio su Giuseppe Pezzella, che ha preso il posto in gruppo dell’infortunato Nicola Murru.

Ma ora arriva il bello. Accanto al capitano Marco Benassi in mediana, infatti, Di Biagio dovrà quasi tirare a sorte tra gli elementi a sua disposizione. Roberto Gagliardini è reduce da un’annata monstre, in cui si è messo in luce con la maglia dell’Atalanta e ha preso per mano da gennaio il centrocampo dell’Inter prima della crisi di fine stagione. Lorenzo Pellegrini è già una delle migliori mezz’ali del campionato e ha stupito tutti per la sua qualità tecnica abbinata a carisma e senso del gol, caratteristiche che dovrebbero indurre la dirigenza della Roma a portarlo nuovamente alla corte del suo mentore Eusebio Di Francesco. Manuel Locatelli è uno degli eroi della rinascita del Milan ed è memorabile il gioiello che ha scagliato all’incrocio dei pali nel match vinto dai rossoneri contro la Juventus. Alberto Grassi e Danilo Cataldi, infine, hanno messo in evidenza le loro qualità nell’ultimo biennio, pur essendo reduci da una stagione ricca di alti e bassi. L’impressione è che a spuntarla siano Gagliardini e Pellegrini, imponendo così a Di Biagio il sacrificio di Locatelli, oltre a Grassi e Cataldi, un lusso che in passato il tecnico ha bramato a lungo di potersi permettere.

Dulcis in fundo, il reparto offensivo. Il tridente d’attacco prevede la presenza di un’unica punta centrale, che sarà Andrea Petagna dell’Atalanta o Alberto Cerri, che già ha calcato i campi della serie A con la maglia del Pescara. Ma è sugli esterni che Di Biagio potrà davvero sbizzarrirsi. Federico Bernardeschi è già un idolo a Firenze e sarà il punto di riferimento della squadra con la sua leadership che lo ha reso un perno inamovibile della compagine viola. Ma anche il talento cristallino di Domenico Berardi rappresenta un’arma invidiabile per un gruppo da cui in futuro Ventura potrà pescare a piene mani. Il “sacrificato”, in questo caso, potrebbe essere Federico Chiesa, uno dei migliori giovani della serie A, che avrebbe grandi chance di essere titolare in tutte le altre Nazionali ma che in maglia azzurra dovrà far fronte alla concorrenza di due elementi pressoché insostituibili. Anche Luca Garritano avrà modo comunque di ritagliarsi spazi importanti in squadra e allora è proprio il caso di dire che Di Biagio può dormire tra due guanciali. Toccherà a lui e ai suoi ragazzi ora convertire questa fortuna in un grande risultato per non sprecare una concentrazione tanto anomala quanto splendida di talenti e interrompere un digiuno di vittorie che dura ormai da oltre un decennio.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Roberto Gagliardini

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