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Calcio, Europei Under21 2017 – Italia-Spagna: l’Italia ha ritrovato l’amalgama con Bernardeschi centrale e cambiando modulo. Ma con l’assenza di Berardi?

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Lo Stadion Cracovii domani alle ore 21.00 sarà il palcoscenico sul quale si esibiranno due delle squadre più accreditate alla vigilia degli Europei Under21 2017: Italia-Spagna, primatiste del girone C e B. Due percorsi molto diversi: gli iberici con 3 vittorie in altrettanti incontri e l’Italia con un piede e mezzo fuori dopo la sconfitta con la Repubblica Ceca; Luigi Di Biagio, ct azzurro, finito sulla graticola ed i calciatori etichettati come sopravvalutati. Serve una scossa nella regina delle partite: contro la Germania.

Gli Azzurrini, schierati con un 4-3-3 particolare nel quale Federico Bernardeschi, da falso nueve, non dà punti di riferimento agli avversari, convince e funziona. Una squadra molto più equilibrata quella italiana che rischia meno, fa filtro a centrocampo, stoppando buona parte delle iniziative dei forti teutonici. Il gol del n.10 azzurro è il suggello di un atteggiamento positivo, completamente diverso da quello messo in mostra nel ko con i cechi.

I ragazzi di Di Biagio, più che cercare la giocata singola, si sacrificano mettendosi a servizio l’uno dell’altro e correndo tanto e con coraggio. Le sgroppate di Andrea Conti, a sostegno dell’inventiva di Domenico Berardi, sono il marchio di fabbrica della manovra tricolore. Una catena di destra non isolata perchè anche a sinistra Barreca e Chiesa si danno un gran da fare. In buona sostanza è un’Italia che piace.

Ma ora? Ci sono alcuni problemi. Le squalifiche per doppia ammonizione di Conti e Berardi creano una criticità di non poco conto all’allenatore italiano. La soluzione più scontata sembrerebbe essere quella di riproporre al centro dell’attacco Andrea Petagna, dirottando sulla fascia destra Bernardeschi, nel ruolo che ricopre con la Fiorentina, buttando nella mischia il terzino destro del Milan Davide Calabria. L’altra soluzione potrebbe essere quella di un 4-4-2 in cui far giocate da esterno destro alto Alberto Grassi e Bernardeschi da seconda punta al fianco della prima punta atalantina. Quest’ultima, però, appare una mossa rischiosa e per gli equilibri, probabilmente, il viola ritornerà ad essere attaccante esterno. Sarà anche da lì determinante?

Di sicuro saranno fondamentali anche i mediani. Pellegrini, Gagliardini e Benassi sono stati super convincenti nell’ultimo confronto ed al cospetto di calciatori come Saul servirà la massima attenzione per non lasciarsi imbrigliare dal palleggio avversario. La compagine dovrà replicare lo stesso atteggiamento e la medesima determinazione ma anche esprimere tecnica: innescare con precisione gli attaccanti, magari in ripartenza, sarà vitale per creare dei grattacapi ad una difesa che ha subito solo 1 gol.

Centrocampo che, ovviamente, non potrà prescindere dalla difesa. Caldara e Rugani dovranno mettere a frutto l’esperienza maturata in Serie A contro il tridente magico Deulofeu-Sandro-Asensio che ha garantito un apporto alla causa offensiva notevolissimo. Gli iberici, infatti, sono andati a segno in nove occasioni nel raggruppamento e ciò basta per capire la loro forza.

Le stelle presenti nel nostro roster dovranno brillare più del solito nel cielo di Cracovia per conquistare l’atto conclusivo e continuare il sogno europeo.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter Uefa

 

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