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Ciclismo, Elia Viviani: “Punto agli Europei, poi vedremo i Mondiali. Olimpiadi 2020 con omnium e americana: imperdibili!”

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Elia Viviani è tornato al successo durante la Route du Sud, conquistando la Saix-Saramon con un grande numero nel finale. Il Campione Olimpico dell’omnium ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, vediamo i passaggi salienti.

 

Punto all’Europeo di Herning. Spero di arrivarci con la forma di due anni fa a Baku, è una grande occasione. Prima di quella gara (2-6 agosto) correrò il Tricolore in aiuto a Moscon. Poi Giro d’Austria (2-9 luglio), forse la Sei giorni di Torino (13-18 luglio) e poi la Prudential Ride London (30 luglio)”.

Sui Mondiali di Bergen non sembra convintissimo: “Dicono che sia un po’ duretto, più di Richmond 2015. Roba da volata fra 30-40 corridori. Ci può stare. Ma di sicuro, per sperare di andarci, devo passare dalla Vuelta. Soltanto così posso preparare la gamba per un Mondiale esigente. Ma alla Vuelta non so se andrà. Lo saprò solo dopo il Tour de France, quando il Team Sky tirerà le somme e deciderà il da farsi”.

L’americana è stata reintrodotta nel programma olimpico: “Una grande bella notizia: giusto, è la gara più spettacolare. Mi hanno detto che a Tokyo la gara su strada sarà su un percorso relativamente facile, adatto a corridori come me. Ma vuoi mettere due occasioni come omnium e americana…”.

Dopo l’esclusione dal Giro d’Italia per scelta tecnica della sua squadra, Elia sembra essersi ripreso: “Non sono il tipo che sta lì a piangersi addosso. Certo, non mi ha fatto per nulla piacere stare a casa. Ma sono abituato a guardare subito oltre. Così ho fatto pure stavolta. È stata una scelta tecnica e la rispetto. Ma era giusto che anch’io facessi presente il mio punto di vista. Se dopo l’oro nell’omnium ai Giochi di Rio ho deciso di investire per almeno 2-3 sulla strada, è naturale che abbia bisogno anche di essere un po’ supportato”.

 

(foto Valerio Origo)

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