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Confederations Cup 2017: imperativo vincere! Messico e Nuova Zelanda a viso aperto per la conquista del pass per le semifinali

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Un match senza via di scampo con un imperativo categorico: vincere. Messico e Nuova Zelanda si sfideranno domani, mercoledì 21 giugno, alle ore 20.00 allo Stadio Olimpico Fist, a Soci, nella seconda partita del girone A della Confederations Cup 2017, con la consapevolezza che un risultato diverso da un successo andrebbe a compromettere le chance di passaggio del turno e di qualificazione alle semifinali. Il pareggio ottenuto a tempo quasi scaduto dal Messico contro i Campioni d’Europa del Portogallo ha rinvigorito i ragazzi guidati da Osorio, che sperano ora di rinverdire i fasti del 1999, quando vinsero la Confederations Cup, battendo 4-3 in finale il Brasile.

Il ct messicano si affiderà al talento del Chicharito Hernandez, bomber del Bayer Leverkusen che in passato ha vestito anche le maglie di Manchester United e Real Madrid, e di Hector Herrera, centrocampista del Porto che durante l’estate scorsa è stato vicino al Napoli. Tra i pali ci sarà Ochoa, che aveva stupito tutti gli addetti ai lavori in occasione dei Mondiali 2014 in Brasile, mentre la linea difensiva sarà quasi certamente composta da Salcedo, Moreno, Reyes e Layùn. Guardado e Dos Santos affiancheranno Herrera in mediana, mentre Hernandez e Vela giocheranno in appoggio alla punta centrale Hernandez.

Ben più complesso sarà il compito della Nuova Zelanda, che dovrà necessariamente modificare il proprio sistema di gioco per porre rimedio al capitombolo contro la Russia. L’atteggiamento difensivista del tecnico Anthony Hudson difficilmente sarebbe produttivo contro la rapidità dei messicani, ma il ct non dovrebbe comunque discostarsi dal 5-3-2, pur affrontando la sfida a viso aperto. Nello schema degli All Whites, Marinovic difenderà la porta neozelandese con l’ausilio dei centrali Boxall, Durante e Smith e dei terzini Colvey e Wynne. Con il regista Rojas agiranno a centrocampo McGlinchey e Thomas, mentre le due punte saranno Barbarouses e Wood.

La fisicità, dunque, sarà la chiave del gioco della Nuova Zelanda, mentre il Messico, pur pagando dazio in termini di centimetri, farà leva sulla rapidità e sulle qualità tecniche dei suoi elementi per creare scompiglio tra le maglie della difesa avversaria. Considerando la posta in palio e le scappatoie pressoché nulle, si preannuncia un match pirotecnico e le diverse caratteristiche delle due squadre dovrebbero contribuire ad accrescere lo spettacolo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter ConfedCup 2017

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