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Formula 1

F1, analisi prove libere GP Azerbaijan 2017: Red Bull in gran spolvero, Ferrari ottime sul passo gara, Mercedes a singhiozzo, Force India ancora ok

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La prima giornata del GP dell’Azerbaijan ha avuto due dominatori: Max Verstappen (Red Bull) e le bandiere gialle. Il primo, avendo conquistato entrambe le sessioni di prove libere, le seconde, perché specialmente nella FP2, sono comparse quasi ad ogni minuto. Colpa di tantissimi errori in frenata di tutti i piloti che hanno dovuto far fronte ad una pista complicata e sporca, ed a freni che, anche per colpa del lunghissimo rettilineo di Baku (2,2 chilometri) vanno a raffreddarsi notevolmente, divenendo insufficienti in curva. Non solo Red Bull in questo venerdì, ma anche ottima Ferrari (specie nei long-run) mentre la Mercedes è di difficile lettura.

RED BULL –  Per la prima volta merita il primo posto e non solo per gli ottimi tempi di Verstappen. Anche Daniel Ricciardo, pian piano, si è fatto sotto rispetto al compagno e ha concluso ad appena 111 millesimi. Le vetture di Milton Keynes, finalmente, si dimostrano competitive e tornano nelle posizioni che le competono. Le RB13, a quanto pare, si comportano bene su questo tracciato e rispondono nel migliore dei modi anche con le gomme. Sul giro secco oggi erano la vettura da battere, mentre sul passo gara hanno messo in mostra un ritmo sull’1:46 basso con le SuperSoft, mentre con le Soft sembravano maggiormente in difficoltà.

FERRARI – Si può dire a pari merito con le Red Bull. Sul giro secco il distacco è stato minimo (con la sensazione che la “Rossa” non fosse al massimo della sua potenza) mentre in ottica gara il passo era impressionante. Sebastian Vettel ha veleggiato sull’1:46 basso per tutto lo stint, piazzando un 1:45.7 fatto segnare addirittura con le Soft. Anche Kimi Raikkonen ha confermato questi tempi, per cui la SF70H sembra la macchina da battere sin dalle qualifiche di domani.

MERCEDESGiornata complicata. Valtteri Bottas ha fatto il suo, chiudendo ad appena un decimo da Verstappen e concludendo simulazioni di gara soddisfacenti. Chi ha marcato visita, e non poco, è stato Lewis Hamilton. Appena decimo (ad oltre un secondo) come giro più veloce, mentre sul ritmo gara ha fatto anche peggio, segnando anche degli 1:47 alti. L’inglese sembra in uno di quei “weekend no” nei quali non riesce a dare il proprio meglio. Vedremo domani se sarà in grado di rimettersi in carreggiata.

FORCE INDIA – Avrebbe meritato il terzo posto per quanto fatto vedere. Le vetture “all pink” sono in un notevole momento di forma. Dopo l’ottimo GP del Canada, anche a Baku Sergio Perez (al netto dell’incidente di questa mattina) ed Esteban Ocon hanno dimostrato di avere una monoposto competitiva e pronta, ancora una volta, a dare la caccia al podio. Negli stint da gara si sono visti anche degli 1:46.

WILLIAMS – Sesto Felipe Massa.. Eh no! Questa volta è Lance Stroll a inserirsi in mezzo ai top team, dimostrandosi la vera sorpresa di giornata. Il giovane canadese, dopo i punti conquistati a Montreal, è arrivato sul Mar Caspio con il vento in poppa e lascia Massa in undicesima posizione. La Williams sfrutta la Power Unit Mercedes sui lunghi rettilinei azeri, ma sembra esserci anche dell’altro.

TORO ROSSO – Dopo una FP1 con pochissimi giri, nel pomeriggio Daniil Kvyat (ottavo) e Carlos Sainz (tredicesimo) compiono importanti passi in avanti per rimettersi alla caccia della zona punti domenica.

MCLAREN – In fatto di potenza e velocità il gap è enorme, ma Fernando Alonso riesce a issarsi fino alla dodicesima posizione, prima di fermarsi per l‘ennesimo motore ko. Questa volta il danno è ancor più grave perché la Power Unit era stata sostituita proprio in occasione di questo fine settimana. Problemi maggiori per Stoffel Vandoorne, diciassettesimo, che è apparso in grave difficoltà sin dal via.

HAAS – Inizio di weekend più difficile dell’anno. Kevin Magnussen è quattordicesimo a 2,4 secondi dalla vetta, mentre Romain Grosjean è addirittura ultimo a 4 secondi con gravi problemi ai freni. Si annuncia un GP dell’Azerbaijan davvero complicato.

RENAULT – La vettura francese si è segnalata solamente per il botto (l’ennesimo) di Joylon Palmer. Del resto pochi guizzi per Nico Hulkenberg su un tracciato che non favorisce il motore Renault.

SAUBER – Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson sfiorano i 4 secondi di distacco. Niente di nuovo sotto il sole.

alessandro.passanti@oasport.it

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