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Formula 1
F1, analisi qualifiche GP Canada 2017: la Mercedes torna a fare paura, ma la Ferrari confida nel passo gara. La Red Bull tiene, come la Force India, passi indietro per Haas e Toro Rosso
Lewis Hamilton centra la pole position numero 65 della sua carriera e raggiunge una leggenda come Ayrton Senna. Per una occasione speciale il pilota inglese ha scelto di mettere assieme un giro letteralmente impressionante, andando a sbriciolare il record storico del circuito di Montreal e distanziando un ottimo Sebastian Vettel di 336 millesimi dopo una battaglia spettacolare. In seconda fila scatteranno Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, quindi le due Red Bull, Felipe Massa (Williams) che precede le due Force India e Nico Huilkenberg (Renault). Giornata storta per Toro Rosso e Haas, mentre la Sauber è sempre più il fanalino di coda.
Come nelle altre occasioni stagionali le qualifiche sono state emozionanti e spettacolari con Hamilton che per acciuffare la pole ha dovuto comporre un giro strepitoso. Vettel ha risposto con addirittura tre tentativi nella Q3, ma oggi l’inglese era imbattibile, sulla sua pista preferita.
MERCEDES – Lewis Hamilton 1:11.459. Basterebbero questi numeri per spiegare come sono andate le qualifiche del GP del Canada. L’inglese si è superato e domani scatterà davanti a tutti sul tracciato nel quale centrò la sua prima vittoria in carriera, staccando di sette decimi il compagno Valtteri Bottas, ma non sono tutte rose e fiori per le “Frecce d’argento”. Si sapeva che in qualifica ci sarebbe stato un cambio di passo, ma in ottica gara non si partirà per un dominio scontato. La scuderia di Brackley sa che in fatto di passo gara la Ferrari ha qualcosa in più e i problemi con le gomme UltraSoft permangono.
FERRARI – Sebastian Vettel si ferma a 336 millesimi da Hamilton e guarda alla gara con rinnovata fiducia. La vettura di Maranello è la favorita per domani, ma non dovrà commettere errori in partenza. Il tedesco è stato il primo dei “terrestri” in qualifica, mentre Kimi Raikkonen chiude quarto e con un discreto distacco. Se non ci saranno stravolgimenti per la vittoria di domani si dovrà fare i conti anche con le “Rosse”.
RED BULL – Bicchiere mezzo pieno anche per Max Verstappen, quinto, e Daniel Ricciardo sesto ad un decimo dall’olandese. Rispetto alle uscite precedenti, la RB13 si è dimostrata più performante e capace di stare vicina ai migliori. Sia chiaro, c’è ancora molto da lavorare per tornare ai livelli dell’anno scorso, ma qualche buon segnale si sta vedendo. Arrivare sul podio domani sarebbe già un ottimo traguardo.
WILLIAMS – Felipe Massa batte un colpo e, dopo alcuni Gran Premi difficili, centra un buon settimo posto in qualifica, non a distacchi enormi da chi lo precede. La macchina, evidentemente, può sfruttare la potenza della Power Unit Mercedes e ne approfitta. L’idolo locale Lance Stroll, invece, saluta tutti nella Q1 e domani scatterà dalla diciassettesima posizione.
FORCE INDIA – Ancora una volta entrambi i piloti arrivano al Q3 e si piazzano in ottava (Sergio Perez) e nona posizione (Esteban Ocon). Ormai le vetture “tutte rosa” non stupiscono più e aspettano l’occasione giusta per salire sul podio. Che capiti domani, tuttavia, appare complicato.
TORO ROSSO – Daniil Kvyat e Carlos Sainz non passano il taglio del Q2 e partiranno rispettivamente undicesimo e tredicesimo. Il russo nel suo ultimo tentativo è andato a “baciare” il muretto all’uscita di curva 9 e ha forato la sua posteriore destra. Qualifiche e, finora, weekend, abbastanza anonimi per la scuderia di Faenza che non sembra quella che ha così bel fatto a Monaco.
HAAS – Qualifiche non indimenticabili per il team statunitense. Romain Grosjean si classifica in quattordicesima posizione, mentre ancora una volta fa male Kevin Magnussen che nel Q1 becca sei decimi dal compagno e si ritrova addirittura diciottesimo in griglia. Gli ingredienti per fare qualcosa di buono, al momento, non ci sono. Servirà un mezzo miracolo, e qualche ritiro davanti, per arrivare nei primi dieci domani.
MCLAREN – Quasi 20 chilometri orari in meno rispetto agli altri. Basterebbe questo per spiegare la scarsa competitività del team inglese a Montreal. Fernando Alonso, come consuetudine, da tutto quello che ha ma si ferma in dodicesima posizione, con una vettura che nei tratti veloci è veramente ad handicap rispetto ai rivali. Stoffel Vandoorne, dal canto suo, viene eliminato in Q1 con circa un decimo di ritardo nei confronti di Carlos Sainz. Dopo la bella figura fatta a Montecarlo, almeno fino a metà gara, ancora un passo indietro per il giovane belga. Per la scuderia britannica arrivare a punti non sarà semplice.
RENAULT – Ancora una volta un sabato a due facce. Bene Nico Hulkenberg, ancora una volta nel Q3 (anche se chiude decimo); meno bene Jolyon Palmer che tuttavia centra il suo obiettivo, entrare nel Q2. Chiude quindicesimo ed è davvero un magro bottino per l’inglese, specialmente visto il del compagno di scuderia.
SAUBER – Ancora una volta Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein (autore di un botto in curva 1) sono rispettivamente penultimo e ultimo in griglia. La macchina continua ad essere la meno competitiva del lotto ed i distacchi attorno ai due secondi sono dovuti solamente alla lunghezza del circuito, altrimenti saremmo alle solite.
alessandro.passanti@oasport.it
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