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F1, GP Azerbaijan 2017: Lewis Hamilton il provocatore, Sebastian Vettel caduto nella trappola…Il dualismo vero inizia ora!

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Verrebbe da dire: “C’eravamo tanto rispettati!”. E’ un po’ questo quel che è accaduto poco dopo la gara di Baku (Azerbaijan), ottavo appuntamento del Mondiale 2017 di F1. La stima (vera o apparente) tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, dopo l’episodio di ieri, cambierà radicalmente il rapporto tra i due piloti in lizza per il campionato.

Cosa è successo? Nel 20° giro l’alfiere della Mercedes, dietro alla Safety Car e pronto a ripartire precedendo il ferrarista, rallenta in modo troppo evidente in uscita della curva n.15, cogliendo di sorpresa il rivale che lo tampona letteralmente danneggiando sia la propria SF70H che la W08. Il tedesco esplode letteralmente agitandosi nell’abitacolo e poi affiancandolo e dandogli un’autentica ruotata. Una dinamica che ha ricordato quel che accade sui campi da gioco tra il calciatore che provoca e l’altro che si lascia andare ad una reazione decisamente scomposta.

Una condotta che ha portato alla decisione dei commissari qualche giro più tardi: “Stop&Go” di dieci secondi per il teutonico, reo di aver tenuto un comportamento pericoloso ed aver colpito volontariamente l’avversario. Inoltre a Sebastian sono stati decurtati anche tre punti dalla Superlicenza Fia. Una situazione da non sottovalutare dal momento che i tre punti rimasti sul “patentino” sono soli 3 ed in caso di un “sequel” nel prossimo GP d’Austria il 4 volte campione del mondo potrebbe essere sospeso per una gara. Un rischio che, però, riguarda solo il prossimo round dal momento che a Silverstone il tedesco recupererà i due punti persi la scorsa stagione in conseguenza del sorpasso su Felipe Massa.

Una sanzione che non ha soddisfatto assolutamente il britannico il quale, probabilmente, si sarebbe aspettato la bandiera nera e la squalifica della Ferrari n.5. Un valutazione non così distante dalla realtà perché oggettivamente il comportamento di Sebastian non è stato all’altezza della sua fama. Tuttavia, guardando al regolamento, anche quanto fatto dal n.44 avrebbe dovuto portare ad una sanzione. L’articolo 39.13 afferma che, dal momento in cui la safety car spegne le luci arancioni, segnalando così il suo rientro ai box al termine del giro e la ripresa della gara, il leader della corsa deve procedere a un ritmo che non comporti alcuna accelerazione o frenata irregolare, e non deve fare una qualsivoglia manovra che possa mettere in pericolo gli altri piloti o impedire la fase di ripartenza“.

Anche se la FIA non ha ravvisato ciò, dalla telemetria, è evidente che Lewis abbia teso una trappola al suo avversario, provocandolo, e Vettel ci sia caduto in pieno. Ed ora la sfida si farà ben più tesa. I sorrisi degli scorsi GP lasceranno spazio alle frecciatine ed alle “scornate” in pista, ci si augura, a suon di giri veloci e agonismo vero e puro senza andare oltre i limiti. Gli ultimi 20 giri di Baku sono stati semplicemente straordinari quando i due, in settima ed ottava posizione, si sono spinti letteralmente fino all’ultima tornata nel tentativo di arrivare uno primo dell’altro a suon di tornate record. Questa è la F1 che ci piace! I dispetti e le reazioni scomposte un po’ meno…

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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