Formula 1

F1, GP Canada 2017: strategie e pit-stop. Uno o due soste dipendenti da usura e Safety Car

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Il settimo appuntamento del Mondiale di F1 2017 è ormai alle porte. Domani sul circuito di Montreal (Canada) si inizierà a girare per le prime prove libere ed i team verificheranno le condizioni delle proprie vetture ed il grado di confidenza con gli pneumatici.

La Ferrari, in testa sia al Mondiale piloti che costruttori e reduce dalla brillante doppietta di Montecarlo (Sebastian Vettel 1°/Kimi Raikkonen 2°), andrà a caccia di conferme anche sulla pista canadese, dalle caratteristiche diametralmente opposte a quelle del Principato. Accelerazioni, lunghi rettilinei e frenate improvvise metteranno a dura prove le monoposto. Sulla carta la Mercedes e Lewis Hamilton, per il suo stile di guida, sembrano particolarmente adatti alla pista dedicata al mitico Gilles Villenueve. Cinque volte vincitore sul suolo nordamericano Lewis vuol riscattare il negativo weekend monegasco, concluso in settima posizione e distante dalle due Rosse.

Quali saranno dunque le strategie delle due grandi rivali? Come accaduto nell’ultimo round, le squadre avranno a disposizione i set di gomme con carcassa morbida (soft, supersoft, ultrasoft). Una situazione, sulla carta, favorevole alla Ferrari che ha dimostrato, fin dall’inizio della stagione, si saper gestire meglio di chiunque altro le SS e US e fare la differenza in gara. Di contro le Frecce d’Argento, sono parse molto più performanti con le mescole a banda gialla (Barcellona docet). Per questo le due scuderie hanno diversificato: Vettel e Raikkonen hanno optato per un 1 compound soft, 3 supersoft e 9 ultrasoft mentre a Brackley hanno deciso di adottare un set di soft, quattro di supersoft ed otto di ultrasoft per Hamilton e 2 compound di sof, tre di supersoft ed otto ultrasoft per Bottas.

Le intenzioni di Ferrari e Mercedes sono abbastanza chiare. In casa del Cavallino Rampante, l’opzione aggressiva Ultrasoft-Supersoft (unica sosta) potrebbe essere la migliore percorribile con una sola sosta. A differenza di quest’anno la struttura degli pneumatici Pirelli ha dimostrato di essere molto meno usurante e va da sé che una strategia del genere è tutt’altro che campata in aria. In più, come detto, la SF70H ha nel suo essere gentile le gomme una delle sue armi e pertanto potrebbe essere questa la strategia. La Stelle a 3 punte  invece scegliere è possibile che punti sulle mescole a banda gialla come carta vincente andando più sul sicuro in termini di degrado.

Bisognerà verificare se e quanto i 70 giri su un asfalto particolare come quello di Montreal porteranno ad un aumento delle fermate ai box. La temperatura di 25° C, prevista per domenica, dovrebbe prefigurare una gara non troppo calda. Sarà poi da considerare, come ulteriore variante, l’effetto Safety Car su un circuito con poche via di fuga: “Montréal ha caratteristiche uniche, anche se ha alcuni tratti in comune con Sochi, come ad esempio l’asfalto abbastanza liscio. Lo scorso anno il vincitore ha optato per una sola sosta, mentre il secondo al traguardo si è fermato due volte utilizzando tutte e tre le mescole disponibili, a riprova delle tante strategie possibili. Su questo circuito non è mai facile trovare il giusto set up e il corretto bilanciamento meccanico e aerodinamico: questo è uno dei fattori-chiave per far lavorare correttamente i pneumatici. È anche importante tenersi sempre pronti a cambiare strategia, che può essere influenzata dal meteo oppure dall’ingresso della safety car”, le parole del Responsabile Car Racing di Pirelli Mario Isola. Si prospetta, dunque, una gara decisamente interessante.

 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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